Blitz antimafia nel Catanese: 16 arresti fra affiliati Santapaola e Laudani

Blitz antimafia nel Catanese: 16 arresti fra affiliati Santapaola e Laudani

PATERNÒ – Una lotta tra clan finita nel sangue due volte e un piano per cercare vendetta. Per questo i carabinieri sono intervenuti arrestando 16 persone, accusate di associazione di stampo mafioso, omicidio e tentato omicidio. 

Una guerra serrata tra il gruppo Alleruzzo e quello Laudani, che nell’estate del 2014 sfociò in due gravissimi episodi di sangue. 

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Il primo il 27 giugno ai danni del capo degli Alleruzzo, Salvatore Leanza, ucciso da Salvatore Rapisarda, capo dei Laudani. Leanza era uscito nel 2013 dal carcere dopo aver scontato 30 anni di reclusione, destabilizzando gli equilibri territoriali: voleva tornare ad avere il controllo della cosca. Un assassinio ordinato per vendicare l’uccisione del fratello Alfio, ucciso nel 1980. Poi, a distanza di tre giorni il tentativo di eliminare il clan Alleruzzo sparando al braccio destro di Leanza, Antonino Giamblanco. Quest’ultimo, però, è riuscito a fuggire. 

Da questi due fatti, strettamente collegati tra loro, gli investigatori hanno cominciato la loro fitta rete di indagini, traendo beneficio anche dalla collaborazione di Franco Musumarra, il quale si accusò quale esecutore dell’omicidio e del tentato omicidio.

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L’intervento dei carabinieri è stato determinante non solo perché ha assestato un duro colpo a due grandi clan mafiosi, ma anche perché ha evitato che la sete di vendetta potesse sfociare in qualcosa di più grave. 

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Ecco i nomi degli arrestati: Antonino Barbagallo di 39 anni, Alessandro Giuseppe Farina di 30 anni, Rosario Furnari di 37 anni, Antonino Giamblanco di 50 anni, Antonio Magro di 40 anni, Vincenzo Morabito di 55 anni, Giuseppe Parenti di 33 anni già agli arresti domiciliari, Vincenzo Patti di 36 anni, Francesco Peci di 38 anni già detenuto nel carcere di Siracusa, Salvatore Rapisarda di 60 anni, Vincenzo Rapisarda di 27, Sebastiano Scalia di 41, Pietro Giovanni Scalisi di 58 anni rintracciato a Brescia, Angelo Sciortino di 41 anni, Giuseppe Tilenni Scaglione di 39 già detenuto nel carcere di Caltagirone, Salvatore Tilenni Scaglione di 49 anni.