CATANIA – È stato assegnato a Roberta Brancato dell’Università di Catania il quarto premio dell’edizione 2020 del concorso “Valeria Solesin”, dedicato alla memoria della ricercatrice italiana alla Sorbona scomparsa il 13 novembre 2015 a Parigi durante l’attentato al Bataclan.
Laureata in Giurisprudenza, la dottoressa Brancato è stata premiata per la tesi di laurea in diritto dell’Unione Europea dal titolo “Gender equality and political participation: legal approaches and assessment tools” incentrata sul tema della rappresentanza di genere in ambito internazionale ed europeo seguendo tre diverse concezioni dell’eguaglianza: formale, sostanziale e trasformativa.
Una tesi, in lingua inglese, che ha centrato in pieno il tema centrale del bando che prevedeva 12 borse a concorso: “Il talento femminile come fattore determinante per lo sviluppo dell’economia, dell’etica e della meritocrazia nel nostro Paese”.
“In particolare – spiega la dott.ssa Brancato, membro della Clinica Legale del Dipartimento di Giurisprudenza – attraverso il richiamo alle principali convenzioni in materia, alla giurisprudenza e alla prassi di riferimento, la ricerca ha analizzato i limiti di un approccio esclusivamente formale dedicando il cuore della trattazione alla necessità di interventi che tengano conto dei fattori strutturali, sociali, culturali che ancora oggi fungono da ostacolo alla presenza delle donne in politica“.
“Numerosi gli aspetti che si intrecciano nella tesi, relatrice la prof.ssa Adriana Di Stefano, dal femminismo giuridico alle quote di genere, dagli stereotipi al ruolo dei media e al work-life balance – spiega la laureata in Giurisprudenza -. La tesi si è soffermata anche sull’analisi di alcuni strumenti transnazionali di monitoraggio della ‘gender-sensitivity’ dei parlamenti, cioè della capacità di questi ultimi di rispondere ai bisogni e agli interessi di donne e uomini con le proprie strutture, attività e metodi di lavoro“.
Una tesi elaborata, come spiega la dott.ssa Brancato, “inforcando le lenti del diritto e guardando ovunque nel mondo, da Mexico City a Vienna, da Nairobi a Beijing, passando per Vilnius e Bruxelles, Instabul e New York interrogandomi spesso sul bisogno di parità di genere nei nostri parlamenti e ogni risposta mi ha sempre riportata a tre parole chiave: merito, democrazia e giustizia“.
Il concorso – ideato dal Forum della Meritocrazia e Allianz Partners nel 2016 – è ispirato agli studi della stessa giovane Valeria Solesin, incentrati sul doppio ruolo delle donne tra lavoro e famiglia, e mira a premiare le migliori tesi di laurea sulla presenza femminile nel mercato del lavoro e in quei settori da sempre caratterizzati dalla componente maschile.
L’edizione 2020, tenutasi il 26 novembre scorso in diretta sul sito premiovaleriasolesin.it a causa dell’emergenza Covid, ha visto premiare tredici giovani candidate provenienti dagli atenei di tutta Italia, che hanno declinato il tema in oggetto in termini socioeconomici, demografico-statistici e giuridici.