CATANIA – “Un’iniziativa di dipendenti che, al di fuori del turno di lavoro, hanno leso i nostri valori etici“, è così che la Dusty, l’azienda che si occupa della raccolta di rifiuti nel capoluogo etneo ha descritto il “particolare” omaggio reso da alcuni dipendenti a un ex collega prematuramente scomparso la sera dello scorso 16 novembre a Catania.
In quell’occasione i dipendenti, creando un assembramento e non rispettando le norme anti Covid-19, avrebbero dato vita a un corteo di autocompattatori e a un omaggio canoro in ricordo del collega Tiziano Monaco, recentemente scomparso.
Commenta l’azienda: “Siamo stati messi di fronte al fatto compiuto e non abbiamo gradito, soprattutto perché non condividiamo affatto quanto accaduto. Come già ribadito, Dusty non ha in alcun modo autorizzato l’uso degli automezzi aziendali per l’assembramento abusivo che si è verificato sotto l’abitazione dell’ex operatore defunto Tiziano Monaco. Si tratta di un’iniziativa autonoma del personale dipendente, di cui non eravamo a conoscenza, ma che lede l’etica e l’immagine della nostra azienda, a cui teniamo molto. Motivo per cui abbiamo avviato un’indagine interna al fine di identificare i responsabili, nei cui confronti procederemo con i provvedimenti disciplinari previsti dalla normativa in materia“.
L’amministratore Rossella Pezzino de Geronimo ufficializza così la posizione di Dusty in merito al fatto di cronaca avvenuto lo scorso 16 novembre e ripreso da numerosi organi di stampa.
“L’assembramento – continua l’amministratore – si è svolto al di fuori del turno di lavoro utilizzando in modo improprio gli autocompattatori aziendali. Un chiaro abuso, aggravato dal fatto di aver bloccato il traffico stradale e di aver ignorato le buone pratiche richieste da Dusty per contenere l’emergenza pandemica. Non approviamo le modalità improprie dell’omaggio commemorativo, perché in netto contrasto con la nostra vision, e consideriamo un insulto che i nostri dipendenti abbiano partecipato a questa dubbia azione in abiti lavorativi brandizzati, esponendo l’azienda a critiche ingiuste e giudizi di valore scorretti, e soprattutto inesistenti“.
“A questo proposito – conclude Rossella Pezzino de Geronimo – teniamo a precisare che Tiziano Monaco risultava incensurato e che lavorava per Dusty, non tramite nostra assunzione bensì per passaggio immediato e diretto da aziende precedenti. Questo per sottolineare che le assunzioni e i passaggi diretti del personale vengono preceduti da un controllo su eventuali carichi pendenti legati a reati di mafia. Si entra a far parte di Dusty soltanto in assenza di tali reati. Ci impegniamo ogni giorno per dimostrare le azioni positive che la nostra azienda mette in campo per lo sviluppo civile e la sostenibilità ambientale del territorio, non possiamo accettare che tutto ciò possa essere compromesso da risorse umane a cui Dusty offre un’indiscussa, incontrovertibile, dignità lavorativa“.
Fonte foto in evidenza: screenshot video Facebook – Manuel Monaco