Siracusa “a ferro e fuoco” contro vendita di droga: in manette due pusher, sequestrata “centrale” di spaccio – VIDEO

Siracusa “a ferro e fuoco” contro vendita di droga: in manette due pusher, sequestrata “centrale” di spaccio – VIDEO

SIRACUSA – Lavoro proficuo da parte degli agenti della squadra mobile di Siracusa, impegnati in operazioni di contrasto alla vendita e al consumo di droga nelle piazze dello spaccio aretuseo.

In un primo intervento, gli agenti hanno individuato in un complesso abitativo di via Italia 103 due individui che stavano effettuando una compravendita di stupefacenti. Una volta bloccato l’acquirente, trovato in possesso di alcune dosi di marijuana, gli uomini diretti dal dottor Presti hanno fatto scattare un blitz, assistito anche dal personale dei cinofili della Questura di Catania e dal reparto prevenzione crimine della Sicilia orientale.

Sono stati così fermati due pusher e trovati, grazie al fiuto del cane App, 2 grammi di cocaina, 2,5 grammi di marijuana e 5 grammi di hashish, oltre a circa 140 euro, frutto dell’attività di spaccio. Gli Agenti, ultimate le formalità di rito, hanno denunciato due giovani per possesso si fini dello spaccio di droga: il 23enne C.P. e il 30enne B.S.

In una seconda operazione, gli agenti hanno eseguito il decreto di sequestro preventivo di un immobile, presente in via San Metodio, abusivamente occupato da soggetti che, come testimoniato dalle indagini svolte dagli investigatori della Polizia di Stato negli ultimi mesi, l’avevano adibito a centrale dello spaccio.

Il sito era ben protetto e vigilato da un sofisticato sistema di telecamere di videosorveglianza, strumento che permetteva ai pusher di anticipare e prevenire l’intervento della Polizia. In quell’area erano state effettuate in precedenza numerose operazioni che hanno portato arresti in flagranza e denunce, oltre a ingenti sequestri di droga.

I poliziotti hanno dunque rimosso le telecamere e i monitor di sorveglianza, oltre ai cancelli in ferro e le grate alle finestre. L’abitazione è stata affidata, infine, all’Ente proprietario, ovvero al Comune di Siracusa, ‘liberando’ così anche tutte le persone residenti costrette a subire l’attività di spaccio e una palese invasione della loro sfera privata, violata dai sistemi di videosorveglianza e dalle vedette che collaboravano con gli spacciatori.