Origini del “pesce d’aprile”. E alcuni scherzi storici

Origini del “pesce d’aprile”. E alcuni scherzi storici

Negli anni in molti si sono arrovellati il cervello per creare la burla più comica per il 1° di aprile.

Dallo scherzo più famoso di sempre messo in atto da Orson Welles che, per il 1° aprile 1938 progettò uno speciale programma radiofonico, rimandato poi al 30 ottobre per problemi radiofonici, in cui trasmise “La Guerra dei Mondi”: radiocronaca dello sbarco dei marziani, passando a quello organizzato dal giornalista Franco Zanetti che, nel 1998, pubblicò su rockol.it l’uscita di un album inedito di Lucio Battisti “L’Asola” (o in dialetto romano “la sola”, la truffa), fino allo scherzo organizzato da Google che nel 2013 presentò Google Nose, un sistema che avrebbe permesso di sentire gli odori da ogni parte del mondo, annusando il display del proprio dispositivo.

Gli anni, quindi, passano ma una cosa è certa: la tradizione del pesce d’aprile non muore, anzi, ogni anno sforna bufale più o meno credibili degne di nota e capaci di far cadere in errore persone di ogni tipo.

Le origini del pesce d’aprile non sono note, anche se sono state proposte diverse teorie. Pare che la tradizione sia collegata all’antico capodanno, celebrato in origne dal 25 marzo al 1º aprile, prima che la riforma di papa Gregorio XIII lo spostasse indietro al 1º gennaio.

In seguito all’anticipazione, secondo una prima versione sull’origine di questa usanza, si creò in Francia la tradizione di consegnare dei pacchi regalo vuoti in corrispondenza del 1º di aprile. Il nome che venne dato alla strana usanza fu “poisson d’Avril”, per l’appunto pesce d’aprile.

Ma dato che l’usanza è un po’ comune a tutta l’Europa, alcuni studiosi sono andati più indietro nel tempo e hanno ipotizzato come origine del pesce d’aprile l’età classica. Questi hanno intravisto sia nel mito di Proserpina, che dopo essere stata rapita da Plutone viene cercata invano dalla madre, ingannata da una ninfa, sia nella festa pagana di Venere Verticordia alcune possibili assonanze con l’usanza attuale.

Insomma, qualunque sia l’origine di questa tradizione, ciò che le accomuna tutte è lo scherzo. Ripercorriamo, quindi, alcuni degli scherzi più celebri della storia:

– San Serriffe: nel 1977 il quotidiano The Guardian pubblicò un supplemento riguardante questa isola inesistente (con allusione a “sans-serif”, un tipo di carattere usato dalle tipografie).

– Smell-o-vision: nel 1965 la TV pubblica inglese BBC fece un reportage su un test riguardante una nuova tecnologia che permette di trasmettere odori tramite le onde dell’aria. Diversi spettatori presero contatto con l’emittente per poter partecipare ai test.

– Alberi degli spaghetti: ancora la BBC fece nel 1957 un reportage riguardante la raccolta degli spaghetti in Svizzera. Ci furono spettatori che volevano comprarne.

– Nuova unità di misura per il tempo: ad intervalli regolari ricompare la notizia che il tempo verrà misurato su base decimale e non più sessagesimale.

– Wikipedia: la versione italiana dell’enciclopedia aveva annunciato il primo aprile 2006 una chiusura a causa di una richiesta esplicita di una non identificata persona.

– Berlusconi: si era diffusa una sua intervista su Telelombardia nella quale l’ex premier era pronto a chiamare come ministri Massimo Cacciari e Mario Monti in caso di pareggio alle elezioni del 2008. Successivamente la tv locale smentisce, ma l’effetto in campagna elettorale è stato forte.

– La BBC preannuncia un documentario su una nuova razza di pinguini volanti (peccato che l’autore del documentario sia un ex membro del gruppo umoristico Monty Python).

– Google diffuse la notizia su un nuovo tipo di collegamento a Internet gratuito che consisteva nell’acquistare (senza peraltro inserire alcun link a una eventuale pagina d’acquisto) un kit comprensivo di un modem e di un cavo che andava inserito nel WC di casa. In questo modo il modem avrebbe ricevuto le onde necessarie al funzionamento di Internet.

– TG2: 2009, il noto telegiornale, nell’edizione delle ore 13, conferma un’indiscrezione, rivelatasi falsa, che vorrebbe il calciatore Antonio Cassano, della Sampdoria, convocato in nazionale per la partita di quella sera, Italia-Irlanda, finita 1-1. La notizia viene arricchita da un’infondata intervista telefonica all’imitatore Butinar e da un avvistamento del calciatore all’aeroporto di Bari.

– Il 1º aprile 2010 il sito Total Film pubblica la notizia che i film tratti dal libro Lo Hobbit saranno girati in 4D, ovvero accompagnati da stimoli sensoriali come odori e spruzzi d’acqua durante la proiezione in sala, oltre all’effetto tridimensionale, per una full immersion totale. In Italia la notizia risulta talmente credibile che viene riportata come vera il 9 aprile dall’ANSA, la Repubblica, il Giornale, TGcom e dai siti Movieplayer e Cineblog.

– Nel 2012, la filiale inglese di Peugeot annuncia il lancio di una versione speciale della sua RCZ capace di cambiare colore secondo le emozioni del guidatore.

Talvolta, e paradossalmente, alcuni pesci d’aprile si sono rivelati una bufala anticipatrice di qualcosa che si sarebbe poi verificato. Degno di menzione è quello, d’ambito tecnologico, organizzato verso la fine degli anni ottanta da una televisione britannica che in una trasmissione per ragazzi presentò uno speciale tipo di walkman (il Chippy, che richiamava alla mente le fish and chips care agli inglesi) in grado di contenere centinaia di canzoni grazie ad un microchip (e il gioco di parole è facilmente comprensibile). Una decina d’anni dopo fu ideato un oggetto ormai di uso comune: il lettore MP3.