TAORMINA – Sarebbe risultata determinante, per la morte di un bambino siciliano di appena 2 anni, l’installazione al contrario di un pacemaker per la quale sarebbero attualmente imputati 8 medici.
Secondo la ricostruzione della vicenda, così come raccontato dai colleghi di Repubblica, il piccolo si sarebbe sottoposto nel 2016 a un primo intervento chirurgico a Taormina, al centro cardiologico pediatrico Mediterraneo dell’ospedale Bambino Gesù.
Lo strumento salvavita sarebbe infatti stato montato al contrario, provocando al giovanissimo un’insufficienza cardiocircolatoria. Due anni dopo, a Roma, i medici non avrebbero compreso la gravità della situazione.
Soltanto il consulto di un cardiologo si è rivelato utile per scoprire l’errore medico, ma il piccolo non è mai riuscito a sottoporsi a un intervento correttivo, poiché deceduto due giorni prima dell’operazione.
Attualmente, i medici sono accusati di omicidio colposo e l’udienza preliminare dovrebbe svolgersi martedì prossimo davanti al giudice per le indagini preliminari a Roma.
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