MILAZZO – Problema inquinamento a Milazzo (ME), un tema ancora lontano da una soluzione definitiva. Nel paese, ricadente all’interno della valle del Mela, è presente uno dei tre poli industriali dell‘Isola e l’area ha ottenuto ultimamente un triste primato a livello nazionale, quello relativo al numero di casi di persone con malformazioni congenite.
Un risultato che è stato mostrato dall’ultimo rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità e che si aggiunge agli eccessi di vari tipi di patologie nel territorio, che possono essere respiratorie, tiroidee o ipofisarie. Dati che non sfuggono certamente alle associazioni ambientaliste, da sempre in prima linea riguardo alle problematiche relative alla pessima qualità dell’aria nelle zone vicine ai siti industriali siciliani.
Il presidente dell’Adasc (Associazione per la Difesa dell’Ambiente e della Salute dei Cittadini) di Milazzo, Giuseppe Maimone, rivendica i principi del Piano Regionale di Tutela della Qualità dell‘Aria, approvato nel 2018, e sottolinea come sia stata chiesta una sua revisione da parte di chi opera all’interno degli impianti e dei sindacati. Nel documento dell’istanza si parla inoltre dell’istituzione di un tavolo permanente composto da rappresentanti del Comune di Milazzo, della raffineria e dei sindacati per discutere di ambiente e lavoro. Da esso però le associazioni sono state escluse.
“Il Piano prevede l’applicazione delle migliori tecnologie disponibili – afferma Maimone – e non è stata fatta mai una relazione ingegneristica, tecnica e impiantistica che attesta l’impossibilità di raggiungere i limiti previsti da esso. I sindacati invece devono capire che più investimenti ci sono, più lavoro c’è. Inoltre ambiente e salute vengono entrambi tutelati adeguando gli impianti alle tecnologie. L’obiettivo deve essere sempre quello di inquinare di meno, anche per rendere sempre più concreto il binomio ambiente–lavoro. Le associazioni, che sono portatrici di interessi e rappresentano un pezzo di cittadinanza, non possono essere escluse dal tavolo di lavoro. Appena sapremo qualcosa sulla convocazione ci presenteremo al tavolo, perché siamo titolati a partecipare”.
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