MESSINA – Giungono nuovi sviluppi riguardo alla strage di via D‘Amelio del 1993, nella quale perse la vita il giudice Paolo Borsellino.
La Procura di Messina ha chiesto l’archiviazione riguardo al depistaggio delle indagini, che vede coinvolti gli ex pubblici ministeri Carmelo Petralia e Annamaria Palma. Questi ultimi appartenevano al pool che si occupò delle indagini riguardanti l’attentato al noto magistrato.
L’accusa a loro rivolta è quella di concorso in calunnia con l‘aggravante di favoreggiamento a Cosa Nostra. Oltre a loro sono indagati i poliziotti Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo, per i quali le indagini sono di competenza del Tribunale di Caltanissetta.
Nello specifico Petralia e Palma avrebbero imbeccato tre falsi pentiti, tra i quali Vincenzo Scarantino, e avrebbero suggerito di accusare dell‘attentato persone estranee a lui. Tutto questo portò alla condanna all’ergastolo per 7 persone, che poi furono scarcerate dopo il pentimento del boss Gaspare Spatuzza.
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