PALERMO – La Giornata Mondiale per l’Ambiente è dedicata al tema del drammatico declino della biodiversità del pianeta. Circa un milione di specie viventi (su un totale stimato di circa 8,7 milioni) rischia di scomparire.
L’attuale ritmo di estinzione delle specie fa pensare agli scienziati che siamo di fronte alla sesta grande estinzione massa. Molti ecosistemi sono stati distrutti, degradati, frammentati e solo una piccola percentuale è rimasta intatta.
Proclamata nel 1972 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite in occasione dell’istituzione del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, viene celebrata ogni anno il 5 giugno. La data fu scelta per ricordare la prima Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente tenutasi a Stoccolma (appunto dal 5 al 16 giugno del 1972) e fu in questa occasione che vennero definiti i 26 princìpi sui diritti e le responsabilità dell’uomo in relazione all’ambiente.
Come riportato sul sito dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), con la crisi della biodiversità è a rischio anche la fornitura di quelli che sono i servizi eco-sistemici: dagli alimenti al legno, dall’acqua ai medicinali, dalla regolazione del clima al controllo dell’erosione del suolo, dai valori ricreativi a quelli culturali.
Il motto scelto per l’edizione 2020 della Giornata Mondiale dell’Ambiente è “È il momento per la Natura”, per ricordarci che la crisi della biodiversità è una preoccupazione non solo urgente, ma anche esistenziale. La salvaguardia dell’ambiente è al centro dell’Agenda 2030 che dedica uno degli obiettivi di sviluppo sostenibile a questo tema: proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e invertire il degrado dei suoli e fermare la perdita di biodiversità.
Immagine di repertorio