CALTANISSETTA – La lotta contro il Muos non si ferma. Due attivisti niscemesi, l’insegnante Giuseppe Maida e il presidente dell’associazione di volontariato “Prociv”, Rosario Ristagno, domani a Palermo, si sistemeranno per dodici ore all’interno di bare.
La protesta si terrà dinanzi Palazzo d’Orleans ed è volta a sottolineare la volontà di smantellare l’impianto satellitare statunitense dopo la sentenza del Tar che ha stoppato l’opera anche in riferimento ai danni alla salute.
“La sentenza del Tar, che giudica nocivo il Muos, è immediatamente esecutiva – dice Giuseppe Maida – perciò il presidente della Regione Crocetta ha l’obbligo di sequestrarne il cantiere e di ordinarne la demolizione”.
Anche il Movimento 5 Stelle ha chiesto di stoppare il Muos e ha presentato una mozione all’Ars che mira ad impegnare il governo “a dare immediata esecuzione alla sentenza del tribunale amministrativo regionale siciliano del 13 febbraio scorso, a vigilare che non ci sia alcuna attività di completamento e utilizzo dell’installazione e a denunciare all’autorità giudiziaria ogni attività illecita volta al completamento del Muos”.
“Il provvedimento del Tar – spiega il presidente della commissione Ambiente, il pentastellato Giampiero Trizzino – ha disposto l’annullamento delle autorizzazioni in forza alle quali è stata realizzata l’installazione. Per cui appare evidente che, in assenza di un procedimento che autorizzi, allo stato attuale l’opera è priva di qualsiasi autorizzazione e, pertanto, integralmente abusiva e carente dei requisiti per la permanenza e, tanto più, per la messa in esercizio”.
Il Tar ha accolto il ricorso di Legambiente e dell’associazione movimento No Muos e ha annullato il provvedimento dell’assessorato al Territorio e Ambiente, la famosa “revoca delle revoche”.
“Crocetta – conclude Trizzino – pertanto non ha scelta, deve dare esecuzione al pronunciamento del Tar, trattandosi di sentenza immediatamente esecutiva”.