Il lockdown sugli italiani ha avuto diversi effetti, sia psicologici che nella propria quotidianità. A indagare e mostrare uno spaccato dell’Italia è stato l’ISTAT.
Secondo i dati rilevati dall’istituto di statistica, in un giorno medio della settimana il 72% della popolazione di 18 anni e oltre non è uscito di casa, il 22,7% è uscito una volta e il 5,2% due o più volte. Non emergono differenze di genere mentre rispetto all’età sono stati i 45-64enni a uscire di più (oltre il 35%). Le quote più basse si rilevano invece tra i giovani di 18-24 anni (19,6%) e tra gli anziani di 75 anni e più (10,1%).
Sono usciti più spesso i residenti nella zona rossa (32%) e nelle altre aree del Centro-nord (29,8%) rispetto a quelli del Mezzogiorno (22,8%).
Tra le motivazioni delle uscite, al primo posto si colloca fare la spesa (43,3% sul totale delle persone che sono uscite), seguono andare a lavoro (33,5%); portare fuori il cane (19%); andare in farmacia (8,9%); fare una passeggiata (7,5%) o acquistare il giornale (6,9%).
Lavarsi spesso le mani è una delle azioni maggiormente raccomandate per prevenire l’infezione. In un giorno medio settimanale, le persone hanno dichiarato di aver lavato le mani in media 11,6 volte (con un valore mediano pari a 8) e di averle pulite con disinfettanti circa 5 volte (con un valore mediano pari a 2). Un segnale di forte attenzione che in alcuni casi può essere interpretato come un sintomo d’ansia.
Nel periodo in cui sono state messe in atto le misure restrittive della Fase 1, l’89,1% delle persone di 18 anni e più ha riferito all’Istat di aver fatto uso di mascherine.L’utilizzo delle mascherine ha riguardato tutto il territorio, a prescindere dalle condizioni di maggiore o minore rischio di contagio della zona in cui si vive
Infine, 3 cittadini su 4 hanno usato parole di significato positivo per descrivere il clima familiare vissuto nella Fase 1. Alta la fiducia espressa verso il personale medico e paramedico del Servizio Sanitario Nazionale con un punteggio medio pari a 9 (in una scala da 0 a 10) e verso la Protezione civile (8,7).
Il 91,2% dei cittadini, infine, ha considerato utili le regole imposte per contrastare l’evoluzione dell’emergenza. L’89,5% ha percepito come “chiare” le indicazioni su come comportarsi per contenere il contagio.