Catania, 150mila euro per 6 sportelli antiusura: sprechi “legalitari”?

Catania, 150mila euro per 6 sportelli antiusura: sprechi “legalitari”?

CATANIA – La vicenda relativa alla volontà dell’amministrazione comunale di istituire 6 sportelli antiusura volti a una consulenza generale alle persone sovraindebitate con una spesa eccessiva era già stata denunciata – dalle colonne del nostro giornale – dal consigliere di Grande Catania Sebastiano Anastasi.

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Il consigliere aveva fatto emergere il prelevamento di 50mila euro dal fondo di riserva del Comune per gli sportelli a cui si aggiungono 100mila euro previsti precedentemente dal Peg: un totale, quindi, di 150mila euro. 

Una cifra davvero ingente che sarà destinata con una gara a qualche associazione. E qui si adombrano i sospetti: ci saranno “gli amici degli amici” a gestire gli sportelli? E perché in altre città gli sportelli sono stati istituiti gratuitamente dai Comuni e a Catania si sborsano 150mila euro? 

Anastasi ha chiesto di “ritirare questo scempio” e meglio lavorare sui servizi sociali martoriati dai tagli aggiungendo: “Gli sportelli sono una iniziativa lodevole ma che in alcuni comuni si è dimostrata fallimentare”. La vicenda esplode in città in un periodo non semplice per i movimenti legalitari: le vicende Helg e Montante stanno dominando le cronache isolane.

UFFICIO ANAGRAFE. Sulla questione in aula hanno discusso il capogruppo Carmelo Coppolino e il vicesindaco Marco Consoli che ha spiegato: “Manterremo nel centro storico lo sportello anagrafe e il polo museale destinato a nascere nell’ex convento di Santa Chiara sarà un fiore all’occhiello del quartiere e insieme al Castello Ursino rappresenterà una grande attrazione”.

Coppolino – animatore di una raccolta firme per far restare l’anagrafe in via Transito – ha chiesto chiarimenti su alcune dichiarazioni del vicesindaco che avrebbe adombrato altri interessi relativi alla petizione.

A spegnere il fuoco delle polemiche è stato lo stesso Consoli che ha detto: “Sono certo della buonafede di chi ha firmato la petizione e di chi l’ha sostenuta, specialmente alcuni rappresentati istituzionali come il consigliere comunale Carmelo Coppolino. Alcuni invece hanno strumentalizzato la vicenda per alzare polveroni e difendere rendite di posizione non accettabili”.

TOPONOMASTICA. È stata approvata all’unanimità la modifica del regolamento sulla toponomastica cittadina e grande soddisfazione arriva dai consiglieri Sebastiano Arcidiacono e Maria Ausilia Mastrandrea che hanno battagliato lungamente per il riconoscimento della parità di genere coadiuvati dal gruppo toponomastica femminile e dai ragazzi delle scuole cittadine.

In vista della ricorrenza della festa della donna Ersilia Saverino – con un ordine del giorno ampiamente condiviso dai colleghi – ha proposto di ricordare le 24 donne siciliane che morirono nel rogo della Triangle West Company.

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Poi la seduta si è sciolta su richiesta della quasi totalità dei consiglieri per meglio esaminare il quinto punto all’ordine del giorno. Uno scioglimento non digerito dal consigliere Notarbartolo che, in aperto dissenso, spiega: “Le sedute e i vari punti li decidono i capigruppo, quindi non si può convocare un consiglio e poi rinviarlo per meglio vedere le carte”.