PACHINO – All’esito di articolata attività di indagine, diretta dal sostituto procuratore Gaetano Bono e coordinata dal procuratore aggiunto della Repubblica Fabio Scavone, i carabinieri della Stazione di Pachino (SR) hanno sottoposto a misura di sicurezza provvisoria un giovane locale, con precedenti di polizia e tossicodipendenza, ritenuto responsabile dell’incendio di due autovetture di proprietà di due ignari cittadini, avvenuto nella notte tra il 26 e il 27 aprile scorsi.
Grazie all’accurato sopralluogo svolto sul posto nell’immediatezza dei fatti, i militari hanno potuto appurare che non vi erano collegamenti tra le vittime, riuscendo così a scartare subito una serie di ipotesi investigative e a concentrare tutte le attività sull’identificazione del reo, responsabile di un atto che aveva suscitato grave allarme sociale.
L’acquisizione dei filmati di video-sorveglianza presenti nella zona dell’incendio ha permesso infatti di ricostruire l’intero percorso compiuto dal piromane, riprendendone anche le fattezze fisiche. In breve l’attenzione dei militari si è concentrata su un giovane locale, già conosciuto dalle forze di polizia per i suoi precedenti penali e di tossicodipendenza, la cui corporatura era del tutto simile a quella del ricercato e sul quale sono stati riscontrati vari altri gravi indizi di colpevolezza che hanno indotto il giudice a disporre la misura di sicurezza in parola.
Il giovane è stato quindi condotto nell’ospedale di Avola, nel Siracusano, ove è stato ricoverato nel reparto di Psichiatria, in attesa del trasferimento in una casa di cura e custodia, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
L’efficace e risolutiva risposta alle legittime richieste di sicurezza dei cittadini operata dai carabinieri della Stazione di Pachino ha permesso così di riportare serenità a quella comunità, fortemente scossa dagli eventi di quella serata.