USTICA – La strage aerea avvenuta nel 1980 a Ustica, in provincia di Palermo, sta facendo parlare di sé, sebbene a distanza di molti anni.
Si tratta dell’incidente aereo degli anni ’80, quando un velivolo partì da Bologna in direzione Palermo, inabissandosi nel mar Tirreno.
In un primo momento la sentenza della Corte di Appello di Palermo aveva deciso il risarcimento nei confronti dei familiari delle 5 vittime. Queste ultime, nello specifico, sono Carlo Parrinello, Giovanna Lupo e i figli Antonietta, Giuseppe e Vincenzo.
Tuttavia, dalle ultime notizie emerge che lo Stato si è opposto al pignoramento di 2.200.000 euro, ovvero quelli previsti come risarcimento dalla Corte di Appello.
Pare che non si tratti del primo episodio. Già nel 2017 la Corte di Appello aveva stabilito un risarcimento per i familiari, da parte dei ministeri della Difesa e dei Trasporti, poiché giudicati responsabili dell’omessa vigilanza che scatenò la tragedia.
Anche in questa occasione lo Stato si era opposto al risarcimento.
In considerazione di quanto accaduto, il giudice dell’esecuzione di Roma ha deciso la sospensione del pignoramento poiché, nella sentenza, entrerebbero in contrasto la motivazione e il dispositivo della Corte di Appello.
Dunque, i familiari sono stati invitati alla promozione di un nuovo giudizio per l’interpretazione della sentenza.
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