CATANIA – A oggi, 4 maggio, è online il sito web ufficiale del Centro Allerta Tsunami dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (CAT-INGV): obiettivo della nuova piattaforma è di sensibilizzare i cittadini al rischio tsunami in Italia, ancora poco noto a causa della frequenza relativamente bassa dei grandi maremoti nel Mediterraneo, e soprattutto fornire strumenti che consentano di ridurre l’impatto in caso di evento.
Gli tsunami, infatti, sono eventi che, seppur rari, possono essere particolarmente distruttivi anche nei nostri mari, al pari di quelli che hanno colpito negli ultimi vent’anni l’Indonesia, il Cile, il Giappone. Va ad esempio ricordato il terremoto-maremoto di Messina e Reggio Calabria del 28 dicembre 1908, che ha provocato onde alte oltre 11 metri in alcune zone del Reggino.
Eventi più piccoli sono molto più frequenti e possono essere, potenzialmente, ugualmente pericolosi: un’onda di tsunami di poche decine di centimetri può abbattere porte, spostare automobili e trascinare in mare persone adulte, anche di corporatura robusta.
Il CAT dell’INGV è uno dei tre elementi cardine del SiAM, il Sistema di Allertamento nazionale per i Maremoti di origine sismica, insieme al Dipartimento della Protezione civile nazionale (DPC) e all’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).
Immagine di repertorio



