SIRACUSA – Si indaga da giorni, ormai, su alcuni decessi per Covid-19 avvenuti all’ospedale Umberto I di Siracusa: tra questi c’è anche il direttore del parco archeologico Calogero Rizzuto.
La morte sopraggiunse il 24 marzo, dopo che Rizzuto si sarebbe recato in ospedale con febbre, stabilizzato e rimandato a casa: almeno questa è la versione riportata dal figlio, Audenzio. Dall’Asp, invece, avevano riferito che lo stesso direttore avrebbe rifiutato il ricovero.
Eppure ieri sera, secondo quanto riportato dall’Ansa, nel programma su La 7 “Non è l’Arena“, sarebbe stata mostrata una ricetta prescritta dal medico di famiglia con data 11 marzo in cui “si richiede ricovero ospedaliero in reparto appropriato per febbre continua persistente“. La verità, allora, qual è?
Intanto il fascicolo aperto dalla Procura è a carico di ignoti con l’ipotesi di omicidio colposo. Al fascicolo di Rizzuto, però, si sono aggiunti quelli aperti a seguito delle denunce di familiari di altre vittime che vorrebbero vederci chiaro.
Soltanto ieri l’assessore Ruggero Razza si era espresso in merito all’ospedale aretuseo parlando di “criticità” e “responsabilità“.
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