Scuola, no alla riapertura a maggio. Azzolina: “Troppi morti”

Scuola, no alla riapertura a maggio. Azzolina: “Troppi morti”

A seguito della richiesta della giunta regionale della Lombardia al governo di riaprire le attività dal 4 maggio prossimo, adottando una serie di precauzioni, il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha dichiarato il suo dissenso, ritenendo che la situazione è ancora troppo pericolosa per tornare subito a scuola e che a giorni il Governo prenderà una decisione in merito.

Il numero troppo alto di morti registrato in Italia, ancora oggi, in ambito emergenza sanitaria Covid-19, non fa ben sperare sullo sblocco delle attività scolastiche – al contrario dei progetti di Germania e Francia -, proiettando l’ipotesi direttamente a settembre, quando inizierà il nuovo anno.

Nonostante la promozione per tutti gli studenti, secondo Azzolina, le pagelle riporteranno la realtà del profitto di ogni alunno, con bei voti se meritati e le insufficienze, i 5 e anche i 4, se gli studenti non avranno fatto il loro dovere; insufficienze che saranno recuperate il prossimo anno con attività individualizzate.

I bambini più piccoli, dichiara la ministra, sono più a rischio: si prevederà, quindi, un aiuto alle famiglie, l’estensione del congedo parentale e del bonus baby-sitter.

In merito all’esame di Maturità sarebbe auspicabile in presenza, se la situazione potesse permetterlo, escludendo categoricamente l’ipotesi mista, vale a dire studenti a scuola e professori a casa.

La commissione, presieduta dall’ex assessore alla scuola dell’Emilia Romagna Patrizio Bianchi, avrà il compito di trovare la modalità di rientro a settembre: pare non si prevedano veri e propri doppi turni, per non accrescere il numero di ore di lavoro dei docenti.

Immagine di repertorio