Coronavirus, mafia pronta con l’usura. Antoci: “Misure di sostegno sia per le famiglie che per le imprese”

Coronavirus, mafia pronta con l’usura. Antoci: “Misure di sostegno sia per le famiglie che per le imprese”

PALERMO – La crisi sanitaria ed economica rischia di far proliferare la criminalità e le mafie e arriva da più parti l’allarme. Presa di posizione anche di Giuseppe Antoci, che spera in ancora più forti e immediate misure di sostegno sia per le famiglie che per le imprese al fine di scongiurare il rischio di usura e di infiltrazioni mafiose.

In questo difficile momento in cui tante famiglie e imprenditori sono in forte difficoltà, in un momento in cui le piccole e medie imprese stanno soffrendo un impatto economico devastante per le loro attività, ecco, proprio in questo momento, le mafie sono lì pronte a intervenire, pronte a inserire la loro liquidità, pronte a offrirla attraverso l‘usura a coloro che poi, da essa, verranno strangolati e resi schiavi o, semplicemente, offrirla a coloro che poi verranno assoldati nelle varie organizzazioni“, lo dice Giuseppe Antoci, presidente onorario della Fondazione Caponnetto, vittima di un attentato mafioso e salvato dall’intervento degli uomini della scorta della Polizia di Stato.

Oggi più che mai occorre tenere alta l’allerta – aggiunge Antoci – e condividere in pieno l’allarme del Capo della Polizia Franco Gabrielli e del suo Direttore Centrale Anticrimine Francesco Messina. Occorre supportare le forze dell’ordine anche in questo difficile compito e pensare, nel contempo, a ulteriori soluzioni immediate di ingresso di liquidità nelle tasche delle famiglie e degli imprenditori. Occorre farlo con la massima urgenza, cercando di ristorare le aziende dei mancati introiti tentando, dunque, anche il mantenimento dei posti di lavoro“.

Facciamolo subito e senza perdere tempo, altrimenti avranno gioco facile. Non possiamo permettere che mentre siamo impegnati a combattere questo maledetto virus, ne proliferi un altro altrettanto violento e devastante che sono le mafie“, conclude Antoci.