Dal divieto “parziale” di spostarsi alla chiusura di pub e discoteche: ecco cosa prevede il nuovo decreto

Dal divieto “parziale” di spostarsi alla chiusura di pub e discoteche: ecco cosa prevede il nuovo decreto

È notte fonda quando arriva la firma ufficiale del presidente del Consiglio Conte, sul nuovo decreto – frutto dell’accorpamento di due D.P.C.M. previsti inizialmente – che fa luce sulla bozza che alcune ore prima aveva creato dubbi e perplessità.

Il caso è sempre lo stesso: ogni decisione viene presa al fine di contrastare il nuovo nemico chiamato Coronavirus.

Il nuovo provvedimento prevede limitazioni strettissime per la Lombardia e altre 14 province definite zone “rosse“. Le restrizioni, però, coinvolgono in qualche modo tutta l’Italia.

Tredici pagine – compreso l’allegato delle istruzioni per una buona igiene – che si suddividono in cinque articoli.

Il più “importante”, l’articolo 1 riguarda il “contenimento del contagio nella Regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Pesaro, Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia“. Tante le misure adottate, prima fra tutte, quella di evitare ogni spostamento in entrata e in uscita. Non è un “divieto assoluto“, ha spiegato Conte, “non si ferma tutto“, non si bloccano dunque treni e aerei: sarà possibile muoversi “per comprovate esigenze lavorative o per emergenze e motivi di salute“. Le forze dell’ordine potranno fermare i cittadini e chiedere loro perché si stiano spostando.

Non è un caso se stamani, subito dopo la decisione, la stazione dei treni di Milano sia stata presa d’assalto da milioni di persone che “fuggono”: valigia in mano, mascherina in volto e la corsa verso chissà dove.

Fino al 3 aprile saranno limitati i movimenti, salva la possibilità di rientrare a casa propria, i bar e i ristoranti dovranno chiudere alle 18 e per il resto della giornata bisognerà garantire distanze di almeno un metro. Chi ha 37,5 di febbre è invitato a restare a casa, chi è in quarantena ha il divieto assoluto di uscire.

Stop in tutta Italia a pub, discoteche, sale gioco e manifestazioni di cinema e teatro.

Intanto, l’appello ai cittadini del premier è quello di “entrare nell’ottica della responsabilità, senza furbizie“. Decisioni, dunque, “coraggiose” di cui Conte se ne assume le “responsabilità“.

Immagine di repertorio