NOTO – Un’arteria stradale di grande interesse che nelle ultime settimane ha fatto parecchio discutere. Si tratta della Strada Provinciale 19 Noto–Pachino, nel Siracusano, che lo scorso 17 febbraio è stata interdetta al traffico, sia nel tratto che collega all’autostrada Siracusa-Gela che in quello che sovrappassa il fiume Tellaro. Motivo di ciò la realizzazione della bretella di collegamento con lo svincolo autostradale di Noto.
Questa decisione ha mandato su tutte le furie i cittadini di Noto, Pachino e Portopalo di Capo Passero (SR). Per raggiungere Noto sarà infatti necessario passare per Rosolini (SR) e percorrere 21 chilometri in più rispetto a prima.
Un problema grave se si pensa ai tempi allungati in situazioni di emergenza e primo soccorso. Per questo motivo tutte le associazioni del territorio hanno fatto sentire la loro voce, specialmente in occasione del sopralluogo dell’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, nel corso del quale è stato notato anche come le condizioni della SP 26 Rosolini-Pachino, indicata come strada alternativa, non siano affatto buone.
Lo stesso Falcone qualche giorno fa ha spiegato come si stia lavorando a pieno ritmo per una consegna quanto più immediata possibile della strada, anche in considerazione del fatto che nei prossimi mesi la zona sarà presa d’assalto dai turisti. Il portavoce del Comitato No chiusura, Vitaliano Dilorenzo, spiega come la presenza dell’associazione sia stata determinante per le soluzioni tampone finora attuate, ma anche come ci siano parecchie perplessità.
“Per il passaggio dei mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine – afferma Dilorenzo – è stato aperto un varco sigillato con un catenaccio del quale le chiavi sono in dotazione a chi è autorizzato, che di volta in volta dovrà aprire. Ci sono anche delle contraddizioni in quanto l’assessorato alle Infrastrutture ha detto che la Rosolini–Pachino è una strada in cattive condizioni, ma malgrado ciò per i mezzi di emergenza viene indicata come unico percorso alternativo. Inoltre il varco di emergenza non era stato previsto e rappresenta una conquista del nostro comitato. Domani avremo un incontro col Prefetto e con l‘assessore Falcone. È stato promesso che entro Pasqua sarà riaperta una sola carreggiata con senso unico alternato ed entro il 4 maggio l’intera strada. Crediamo alla buona fede dell’assessore, ma sappiamo anche che in un cantiere le variabili sono molto alte e chiediamo ulteriori garanzie. Il varco di emergenza non dovrà essere chiuso con il lucchetto, ma dovrà essere vigilato da una persona e illuminato. Una soluzione ridicola che rappresenta una mortificazione dei diritti della nostra comunità. Il nostro comitato comprende tutte le forze politiche, le altre associazioni e i sindacati. Spero che gli impegni presi verranno mantenuti perché la situazione nel nostro territorio è molto grave”.
Il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, è fiducioso e sottolinea come questi lavori potrebbero portare a un miglioramento infrastrutturale dell’intera area.
“I lavori di completamento della bretella – puntualizza Bonfanti – che collega lo svincolo autostradale di Noto alla Sp 19 Noto-Pachino rappresentano un fondamentale passo in avanti in termini di infrastrutture per il nostro sud est. Faciliterà il raggiungimento di una zona ricca sotto tanti punti di vista: è un punto di richiamo per i turisti, è un motore della produzione agricola. L’intervento è necessario e le soluzioni prese dopo l’ultimo sopralluogo insieme con l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, sono pienamente condivise. Sì alla riapertura entro Pasqua, seppur parziale, con consegna opera completa come da cronoprogramma entro maggio. C’è massima fiducia sull’operato della ditta che sta svolgendo i lavori (la Tosa Appalti), così come la massima condivisione sulle soluzioni prospettate dall’assessore Falcone”.



