PALERMO – Responsabili di estorsioni aggravate dal metodo mafioso commesse nei confronti di un’azienda di trasporti.
Con questa grave accusa, i militari del nucleo investigativo dei carabinieri e del G.I.C.O. della guardia di finanza di Palermo, hanno tratto in arresto due esponenti della malavita palermitana. Giuseppe La Torre, classe 1951 e Danilo Gravagna, classe 1978.
Accusati, dapprima, tra il 2011 e il 2013, di aver costretto l’azienda a pagare la quota di 500€ per le festività pasquali e natalizie, i due, nel settembre del 2013, avrebbero tentato di costringere l’azienda ad affidare il servizio di trasporti alla ditta dello stesso Gravagna.
[wpvp_embed type=youtube video_code=yae3svn3HYc width=670 height=377]
È emerso dalle indagini (costituenti la prosecuzione dell’operazione “New Gate”, iniziata nel 2013), che l’azienda versava già il pizzo nelle casse di “Cosa Nostra”, tra il 2007 e il 2010, cioè fino all’operazione Eleio, che ha messo agli arresti diversi esponenti della cosca mafiosa, interrompendo i pagamenti. Salvo poi dover riprenderli, a causa di Gravagna e La Torre.
Le manette sono arrivate in seguito ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Palermo, Dott. Ziino, su richiesta dei magistrati della DDA.
L’arresto per estorsione andrà a sommarsi alle precedenti condanne subite dai due malfattori nell’ottobre del 2013. All’epoca dei fatti lo stesso Giuseppe La Torre era stato accusato di essere al vertice di un’associazione dedita alla commissione di furti, rapine, ricettazione, commercio di prodotti con contrassegni falsi, sequestro di persona ed altro; mentre, il Gravagna per aver svolto un ruolo rilevante nelle fasi di organizzazione logistica e di esecuzione materiale delle suddette condotte illecite.