Rapinano abitazione di coniugi anziani e feriscono vicino di casa: 2 arresti

Rapinano abitazione di coniugi anziani e feriscono vicino di casa: 2 arresti

ACIREALE – I carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia di Acireale, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania, hanno arrestato il 41enne del posto Alfio Maugeri (a sinistra nella foto), e notificato il medesimo provvedimento restrittivo al 34enne catenoto Davide Copernici (a destra), già detenuto.

Il fatto che ha visto coinvolti i due era accaduto lo scorso 12 luglio nella frazione Guardia di Acireale (Catania). In quella mattinata, due uomini giunti a bordo di uno scooter e con il volto travisato da caschi da motociclista, si sono introdotti nell’abitazione di una coppia di anziani coniugi, di cui il marito disabile e costretto sulla sedia a rotelle, brandendo a scopo intimidatorio una lima di ferro acuminata.

I malviventi, noncuranti della presenza degli anziani ma, anche, di una vicina di casa e di una operatrice socio assistenziale che li stavano accudendo, si erano diretti verso la stanza da letto rovistandola e, forzando un cassetto all’interno dell’armadio, hanno portato via la somma di 1.500 euro e alcuni monili d’oro, modesti e unici averi della coppia.

Le urla atterrite della vicina di casa, però, hanno consentito l’intervento meritorio di un vicino di casa che, compresa immediatamente la situazione, è intervenuto entrando all’interno dell’abitazione e ingaggiando una violenta colluttazione con i malviventi che, per garantirsi la fuga, l’hanno ferito colpendolo al torace e all’addome con la lima.

L’attività investigativa svolta dai militari, che si sono anche avvalsi dei sistemi di videosorveglianza della zona e di attività tecniche, ha consentito ai magistrati della Procura della Repubblica d’acquisire quegli elementi di responsabilità che hanno determinato l’emissione del provvedimento a carico dei due rapinatori violenti.

Alfio Maugeri è stato portato nel carcere di Catania piazza Lanza dove era già detenuto per altra causa il suo complice Davide Copernici.