Omicidio Lombardino, lo zio si avvale della facoltà di non rispondere: convalidato il fermo

Omicidio Lombardino, lo zio si avvale della facoltà di non rispondere: convalidato il fermo

PALERMO – Si è avvalso della facoltà di non rispondere Giuseppe Lombardo, di 61 anni, accusato dell’omicidio del nipote 47enne Francesco Paolo Lombardino, l’uomo freddato a pochi passi dalla sua abitazione, nel quartiere Cep di Palermo, nella notte tra il 26 e il 27 dicembre.

Il giudice per le indagini preliminari ha deciso di convalidare il fermo del 61enne, difeso dall’avvocato Salvatore Ruta.

Secondo una prima ricostruzione dell’assassinio, il 61enne avrebbe tentato di sparare un colpo di pistola a Carmelo Testagrossa, con il quale aveva appena litigato forse per questioni di droga, ma avrebbe colpito accidentalmente il nipote, provocando la sua morte per emorragia.

La reticenza dei familiari e dei vicini sul decesso della vittima non aveva convinto gli inquirenti sin dai primi interrogatori e aveva spinto gli agenti della Polizia di Stato, che si stanno occupando del caso, a indagare ulteriormente.

Nei prossimi giorni nuovi dettagli potrebbero emergere dall’autopsia della salma del 47enne, carpentiere incensurato, disposta dalle autorità giudiziarie.

Immagine di repertorio