Il 6 gennaio per tradizione è l’ultimo giorno festivo dell’anno, nonostante realmente si trovi all’inizio del primo mese dello stesso.
Data la sua vicinanza all’inizio del nuovo ciclo annuale, spesso si sfrutta il “giorno della Befana” per smontare albero e presepe e non posarli più in garage: che si tratti di un set di palline di Natale, di lucine scariche e rotte, di festoni strappati o presepi incompleti, quando arriva il momento di buttarli è sempre importante associarli al giusto gruppo di cui fanno parte… ma qual è nello specifico?
Gli alberi di Natale, veri o finti, non vanno mai riciclati come plastica: i primi vanno ripiantati o bruciati se secchi, mentre i secondi – in realtà – possono semplicemente essere donati ad associazioni di volontariato che certamente sapranno a chi regalarli a loro volta, tra famiglie bisognose e case di cura o riposo dove in molti sarebbero gioiosi di vedere un po’ più di spirito natalizio l’anno entrante.
Carta regalo e cartoni da imballaggio vanno ovviamente con la carta, mentre potrebbero trarre in inganno i nastri da regalo, che non essendo in plastica pura saranno destinati al contenitore dell’indifferenziata, come le palline rotte che – se non puramente in vetro e dunque destinate al contenitore del vetro – vanno gettate insieme ai nastri e ai festoni dell’albero.
Parentesi importante quella delle lucine, che quando si rompono diventano rifiuti elettronici (RAEE) e dunque devono essere consegnate alle isole ecologiche cittadine che trattano questa tipologia di rifiuto.
Nonostante la felicità che donano, le feste portano con sé anche molta spazzatura, che accresce a ogni superficialità alla quale durante il Natale e il Capodanno ci si abbandona, dunque alcuni piccoli accorgimenti potranno far iniziare l’anno nuovo con la coscienza un po’ più pulita e la casa un po’ più vuota, ottima scusa per un nuovo ciclo di shopping natalizio al prossimo Black Friday!
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