CATANIA – La proposta “Vestiamoci con i colori della natura-Dal passato una sfida all’innovazione” presentata al concorso indetto dal MIUR e rivolto agli studenti delle Scuole Secondarie di secondo grado, è stata accolta favorevolmente da una giuria esaminatrice facente parte della Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione , che ne ha valutato il valore didattico ed ha decretato come premio l’opportunità di esporre il proprio progetto all’interno del Padiglione Scuola della Fiera Job &Orienta di Verona nelle giornate dal 28 al 30 novembre, con una delegazione composta da quattro studenti ed un docente.
Gli studenti della classe IVA Chimica dell’ITI “S. Cannizzaro” di Catania hanno proposto l’estrazione di coloranti per lana, cotone e lino da matrici vegetali, essenzialmente scarti agricoli. Ravanelli, cavoli rossi, carciofi, cipolla rossa e cipolla dorata sono stati trattati per ottenere coloranti per tessuti naturali; successivamente sono state eseguite prove di stabilità del colore ai detersivi ed una serie di analisi spettrofotometriche.
La tintura con colori vegetali permette la realizzazione di prodotti di buona qualità su fibre sia animali che vegetali con consumi idrici ed energetici e valori di carico inquinante nei reflui inferiori a quelli di riferimento per i coloranti di sintesi in quanto vengono impiegati mordenti meno tossici e meno inquinanti in sostituzione del cromo e di altri metalli pesanti con, parallelamente, diminuzione dei rischi nell’ambiente di lavoro. I coloranti naturali inoltre possono essere utilizzati come coloranti per tessuti in sostituzione ai coloranti sintetici, soprattutto in sostituzione ai coloranti azoici dannosi per l’ambiente ma soprattutto per l’uomo. L’origine di alcune patologie quali le dermatiti allergiche è spesso legata alla presenza sui tessili di sostanze da tempo vietate in Italia ed in Europa. I prodotti di importazione di alcuni paesi risultano talvolta trattati con sostanze chimiche non a norma. I coloranti azoici, presenti spesso nei tessuti cinesi, veicolati dal sudore , vengono assorbiti dalla pelle. Tali coloranti, in seguito ad alcuni enzimi, vengono trasformati successivamente in ammine aromatiche libere, dannose per la salute dell’uomo.
Gli allievi in Fiera hanno illustrato al numeroso pubblico il procedimento di tintura con coloranti naturali ma hanno anche sottolineato come il ritorno all’applicazione delle sostanze di origine naturale non può riproporsi come semplice sostituzione a quelle di sintesi, che sono in genere più economiche e di più facile reperimento.
Soddisfatti i docenti, la Dirigente Scolastica, professoressa Giuseppa Montella, ma soprattutto gli allievi che sono stati impegnati in Fiera per tre giorni nell’attività di presentazione dello stand espositivo e nello sviluppo delle attività laboratoriali pratiche.
La Fiera è stata anche occasione di aggiornamento per i docenti che hanno assistito a parecchi seminari sui nuovi Esami di Stato e sui nuovi percorsi PCTO in sostituzione ai vecchi percorsi di Alternanza Scuola Lavoro.
Articolo redatto in collaborazione con la professoressa Angela Percolla, Docente di Analisi Chimica
