PALERMO – Se c’è una parola con la quale riassumere le ultime 48 ore nelle strade siciliane, quella parola risponderebbe al sostantivo “tragedia“. Sei morti in due giorni, tutti per strada, tutti a causa degli incidenti, a testimonianza del fatto che guidare in Sicilia sta diventando un pericolo sempre più grande ogni giorno che passa.
La scia di sangue marca Trinacria parte da Palagonia, nel Catanese, dove la notte tra sabato e domenica ha causato due giovanissimi morti: il 22enne Samuel Brancato, giovane promessa del basket nostrano e studente nella facoltà di Medicina e Chirurgia, e il 16enne Antonio Fragapane. Il primo sarebbe morto a causa dello scontro della sua moto contro un palo avvenuto in via Circonvallazione, nel centro di Palagonia. Il secondo avrebbe perso la vita mentre si trovava a bordo di un’auto come passeggero assieme ad alcuni amici. Il conducente del mezzo, una Fiat Punto, si sarebbe andato a schiantare contro un muretto e il 16enne, a causa della forza dell’impatto, sarebbe stato sbalzato fuori dall’abitacolo. Fatale per lui, l’impatto di testa con l’asfalto lungo la Strada Provinciale 29.
Dalla notte di domenica, alla mattina. Poche ore e un altro morto, sempre nel Catanese, stavolta a Mascali. A perdere la vita il centauro 59enne Alfio Bonaccorso, morto mentre era in sella alla sua Honda 1.300 assieme alla moglie, rimasta ferita a seguito del sinistro. Il mezzo a due ruote sarebbe stato travolto da un’auto precedentemente tamponata da un’altra macchina lungo la Strada Statale 114.
La tragica lista prosegue spostandosi dal Catanese al Ragusano, precisamente a Modica. Qui, un pensionato di 78 anni è morto, secondo le ricostruzioni, a causa del violento impatto tra la sua Opel Agila e un’Alfa 147, avvenuto in via Nazionale.
La morte ha toccato pure Trapani, precisamente il piccolo comune di Buseto Palizzolo. Giuseppe Mangiapane, 60 anni, era in auto con il figlio 35enne, quando avrebbe perso il controllo del mezzo finendo fuori strada. L’impatto sarebbe stato fatale per l’uomo, mentre il figlio si troverebbe ricoverato all’ospedale Sant’Antonio Abate.
Un vero e proprio fiume di sangue che si ferma nel capoluogo siciliano, Palermo. Sene Guie, 58 anni, originario della Costa D’Avorio, ha perso la vita mentre era a bordo della sua bicicletta. Il cittadino extracomunitario si trovava in via Ammiraglio Rizzo, quando sarebbe stato travolto da un camion di passaggio. Nulla da fare neanche per lui.
Un vero e proprio record (ovviamente negativo) di morti. Un record di cui certamente non si deve andare fieri e che fa riemergere prepotentemente il tema della sensibilizzazione alla guida. Ci sarebbero tante cose da dire, dai pochi controlli per le strade, al mancato rispetto delle norme. Quel che è certo è che i fatti degli ultimi due giorni fanno emergere degli interrogativi preoccupanti. Si poteva evitare quanto accaduto? La gente è realmente consapevole dei pericoli che si corrono per strada, oppure ci vogliono i morti per svegliare il buon senso generale?
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