Estorsione ai danni di un imprenditore di Biancavilla, pene ridotte e una assoluzione – I DETTAGLI

Estorsione ai danni di un imprenditore di Biancavilla, pene ridotte e una assoluzione – I DETTAGLI

BIANCAVILLA – Ridotte 6 condanne e assolto un imputato a Catania, dove la Corte d’Appello ha così sentenziato nei confronti di 7 soggetti arrestati dai carabinieri nel corso delle operazioni “Onda d’urto” e “Reset”, poiché ritenuti “vicini” al clan Toscano- Mazzaglia-Tomasello di Biancavilla (CT).

Le operazioni sopracitate sarebbero iniziate a seguito di una denuncia di tentativi di estorsione ai danni di un giovane imprenditore di Biancavilla, operante in un’agenzia di pompe funebri.

Coinvolti i seguenti imputati: Alfio Ambrogio Monforte, Vincenzo Monforte, Fabio Amoroso, Gregorio Gangi, Vincenzo Panebianco, Carmelo Vercoco e Alfio Muscia.

Nell’ottobre del 2017, le condanne prevedevano che Fabio Amoroso venisse condannato a 8 anni di reclusione, Gregorio Gangi multato per 6mila euro, Alfio Ambrogio Monforte – a cui è stata inflitta la pena più pesante – 10 anni e 8 mesi di carcere e 6mila euro di multa, Vincenzo Monforte, 10 anni di detenzione e 10mila euro di multa, Vincenzo Panebianco, 9 anni e 6 mesi di reclusione e 10mila euro di multa, Carmelo Vercoco, 8 anni e 8mila euro di multa, e infine Alfio Muscia – al quale è stata inflitta la pena più bassa – 6 anni di reclusione.

La ridimensione delle stesse, invece, corrisponderebbe a: Fabio Amoroso 5 anni 2 mesi e 4.600 mila euro di multa, Vincenzo Panebianco a 6 anni 4 mesi e 6.400 euro di multa, Vincenzo Monforte a 6 anni e 6mila euro, Alfio Ambrogio Monforte a 8 anni, 10 mesi e 6mila euro di multa, Carmelo Vercoco a 6 anni e 6mila euro, e infine Gregorio Gangi a 5 anni 6 mesi e 5mila euro di multa.

Scarcerato, inoltre, Alfio Muscia, del quale la Corte d’Appello deve valutare l’azione penale per il reato di associazione mafiosa.