PALERMO – Questa mattina la Polizia di Stato ha posto fine alla latitanza di Pietro Luisi, 29 anni, sfuggito a due recenti blitz antimafia delle forze dell’ordine. Nelle mattinate, gli agenti della Squadra Mobile lo hanno sorpreso in un condominio di via Rocco Jemma, nella zona del Policlinico a Palermo.
Dalle indagini della Squadra Mobile, confluite in un’importante operazione antimafia dello scorso luglio, è emerso come Luisi, originario del quartiere “S.Maria di Gesù”, avesse fatto “carriera” in Cosa Nostra, divenendo un elemento di spicco di quel mandamento e di quello limitrofo di Brancaccio. A testimoniarlo sono stata le mansioni assunte da lui in seno all’organigramma di Cosa Nostra, dove veniva considerato “l’uomo della cocaina“, capace di tessere i contatti con le grosse famiglie della Ndrangheta e di far pervenire nel capoluogo siciliano grosse quantità di cocaina da destinare, per esempio, al mercato della Vucciria.
È stata, per esempio, documentata una trattativa, condotta in prima persona dal 29enne, per conto dell’importante famiglia mafiosa di corso dei Mille, con la famiglia Barbaro di Platì, in provincia di Reggio Calabria, per trattare l’importazione a Palermo di una grossa partita di cocaina.
Da quando era sfuggito alla cattura, gli uomini della Squadra Catturandi della Mobile avevano avviato un’indagine fatta anche di incessanti riscontri e verifiche su familiari e conoscenti dell’uomo. Quelle indagini, a distanza di alcuni mesi, hanno condotto i poliziotti in un condominio di via Rocco Jemma, dove alcuni familiari del 29enne sono stati visti entrare, conducendo sacchetti della spesa. Il cerchio si è ulteriormente ristretto quando i poliziotti, fintisi inquilini dello stabile, hanno registrato la presenza in un appartamento del quarto piano di alcuni conoscenti, pregiudicati e frequentatori in passato del Luisi.
Nelle prime ore della mattinata è scattato il blitz che ha sorpreso Luisi e altri due favoreggiatori nell’appartamento, Gioacchino Cusimano e il figlio Eros. Anche gli altri due occupanti sono stati arrestati per il reato di favoreggiamento.
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