Vittoria, Lumia interviene sulle infiltrazioni mafiose nel Mercato

Vittoria, Lumia interviene sulle infiltrazioni mafiose nel Mercato

VITTORIA – Un’articolata interrogazione che ricostruisce la filiera mafiosa presente nel mercato ortofrutticolo di Vittoria è stata presentata dal senatore Giuseppe Lumia per chiedere quali iniziative lo Stato intenda mettere in campo per contrastare la criminalità organizzata.

La storia del Mercato della città ipparina è stata spesso contraddistinta da infiltrazioni mafiose, violenza e minacce. Salvatore Incardona, padre dell’ex deputato regionale, venne barbaramente ucciso nel 1989 per aver detto no al racket “ortofrutticolo”.

Lumia, nella sua interrogazione, ha fatto riferimento al recente omicidio di Michele Brandimarte avvenuto in pieno centro a Vittoria. La vittima era esponente di spicco dell’omonima famiglia legata alla cosca Piromalli-Molè di Gioia Tauro, con precedenti per associazione a delinquere di stampo mafioso e traffico di droga.

“I carabinieri e la polizia scrive il senatore – che stanno effettuando le indagini, non escludono che l’omicidio sia da inquadrare nell’ambito di contenziosi economici tra gruppi calabresi e siciliani, senza escludere il possibile riassetto dei ruoli criminali interni alla mafia siciliana dovuto al rientro nel territorio di pericolosissimi mafiosi per fine pena”.

“Anche studi e inchieste giornalistiche confermano questi assunti – prosegue Lumia – sicché non ci sono dubbi riguardo all’esistenza di cartelli anche di matrice espressamente criminale e mafiosa, che gestiscono e controllano da monopolisti le rotte della commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli verso le varie zone del Paese e non solo”.

Per il senatore democratico vi sono collegamenti che “emergono anche da inchieste e provvedimenti della magistratura penale, quali quelli assunti, recentemente, in occasione del maxi sequestro all’ortofrutticolo di Palermo, e dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che ha evidenziato l’esistenza di un cartello tra mafia siciliana e casalesi per monopolizzare il trasporto su gomma tra Sicilia, Calabria, Campania, Lazio e nei mercati ortofrutticoli di mezza Italia, e che ha visto “alla sbarra” elementi di spicco delle organizzazioni criminali campane e siciliane, tra i quali Gaetano Riina, Francesco Schiavone, cugino di “Sandokan”, tutti condannati per i reati di associazione mafiosa, illecita concorrenza, intestazione fittizia di beni, estorsione e traffico d’armi”.

Quindi Lumia chiede lumi su quali iniziative si intendano intraprendere per presidiare il territorio e supportare il movimento antiracket puntando i riflettori sulla “verifica del legale andamento del mercato ortofrutticolo e l’applicazione meticolosa del protocollo di legalità”.

Inoltre il senatore fa implicito riferimento nella sua interrogazione alla proposta di regolamento per il funzionamento del Mercato avanzata dall’ex assessore cittadino alla Legalità Piero Gurrieri.