Microdosi a prezzo ridotto per fidelizzare i clienti e droga di ottima qualità: i NOMI e FOTO degli ARRESTATI dell’operazione “Reset”

Microdosi a prezzo ridotto per fidelizzare i clienti e droga di ottima qualità: i NOMI e FOTO degli ARRESTATI dell’operazione “Reset”

TRAPANI – L’operazione denominata Reset della Polizia di Stato è scattata all’alba di oggi e ha colpito le centrali di spaccio di cocaina e di hashish dei quartieri cittadini Milo e Palme.

In esecuzione di un provvedimento cautelare emesso dal giudice per le indagini preliminari di Trapani, la Squadra Mobile ha arrestato i fratelli Antonino Beninati, 41 anni, pregiudicato, e Francesco Beninati, 36 anni, pregiudicato, Giancarlo Roberto Di Giovanni, 27 anni, Ivan Colombo, 22, pregiudicato. Sono stati posti agli arresti domiciliari: Giuseppe Beninati, 32 anni, pregiudicato e Alberta Irene Costa, 23 anni. Sono stati raggiunti dall’obbligo di dimora: Felice Beninati, 21 anni, pregiudicato, Salvatore Bosco, 20 anni, e Antonio Nicolò D’Amico, 25 anni, responsabili, in concorso, a vario titolo, di detenzione e spaccio di stupefacenti. 

Antonino Beninati, Colombo e Di Giovanni sono indagati anche, a vario titolo, di estorsione aggravata, danneggiamento e di detenzione e porto in luogo pubblico di una pistola. 

Nel corso dell’operazione sono state eseguite numerose perquisizioni.

Le indagini degli uomini della Sezione Antidroga e della Sezione Reati contro il patrimonio, coordinate dal sostituto procurato Rossana Penna, sono iniziate la sera del 19 luglio 2017 quando, alle ore 22,10, furono esplosi quattro colpi di pistola, calibro 7.65, contro la saracinesca dell’enoteca “Per Bacco”, in via Fardella di Trapani.

Dagli elementi investigativi raccolti, è emerso che dietro a quella intimidazione vi era Antonino Beninati, che vantava un credito di 4mila euro nei confronti del genero del proprietario dell’enoteca, per una partita di circa 2 chili di hashish mai pagata. Beninati ha dato incarico di sparare contro il locale e, solo per puro caso, nessun passante rimase ferito.

Le centinaia di intercettazioni e la videosorveglianza attivate dagli investigatori della Polizia di Stato hanno fatto luce su un vasto giro di spaccio e traffico di cocaina e hashish gestito dai fratelli Beninati. L’attività illecita aveva come base le loro abitazioni nel quartiere Palme e nel quartiere Milo. Altri due appartamenti, uno in via Fardella e uno in Via Morello, venivano utilizzati come deposito della droga. 



I Beninati avevano predisposto un’efficientissima rete di pusher. Colombo, Di Giovanni e Agugliaro, di 31 anni, pregiudicato trapanese, erano stati organizzati per turni giornalieri di “lavoro” e vendevano lo stupefacente a domicilio, spostandosi in moto, oppure nell’androne dei due palazzi, nei quali i Beninati abitavano.   

Il giro degli affari illeciti stimato è di oltre 500mila euro. La cocaina e l’hashish immessi nel mercato erano di ottima qualità e ciò consentiva agli arrestati di “piazzarli” a un prezzo molto più elevato della media: 7 euro al grammo l’hashish e 60 euro al grammo la cocaina. Per attrarre più clienti e per fidelizzarli, i Beninati avevano ideato una singolare tecnica di vendita: offrire sul mercato microdosi a un prezzo molto basso. Tale scelta “commerciale” si era rivelata efficace e aveva attratto, ad esempio, anche alcuni minorenni, come ha documentato la Squadra Mobile.

Nel corso dell’attività investigativa gli uomini della Squadra Mobile hanno arrestato Colombo, Di Giovanni e Agugliaro, colti in attività di spaccio e hanno sequestrato complessivamente 3 chili di cocaina e 35 chili di hashish.

L’operazione scattata all’alba è stata eseguita complessivamente da 90 uomini della Squadra Mobile di Trapani, del Reparto Prevenzione Crimine, del Reparto Mobile e da tre unità cinofile antidroga di Palermo. 

Gli arresti e le perquisizioni sono state eseguite con la “copertura aerea” di un elicottero del Reparto Volo della Polizia di Stato di Palermo.

Immagine di repertorio