CATANIA – Il presidente regionale dell’Associazione pescatori marittimi professionali (Apmp), Fabio Micalizzi, ha presentato alle Procure di Catania e Siracusa una denuncia e querela nei confronti dei soggetti e della autorità egiziane che, il 18 gennaio scorso, hanno sottoposto a sequestro i pescherecci Jonathan di Siracusa e Alba Chiara di Cagliari, ma di stanza a Riposto.
Secondo l’Apmp, assistita dall’avvocato Francesco Silluzio, le due imbarcazioni, rilasciate il giorno dopo, erano “in acque internazionali e quindi sottoposti alla Convenzione di Montego Bay”, e quindi “il fermo o il sequestro della nave, anche se adottati come misure cautelari nel corso dell’istruttoria, non possono essere disposti da nessuna autorità che non sia lo Stato di bandiera”.
Nell’esposto si sottolinea invece come “gli equipaggi venivano sottoposti a perquisizioni, sequestro della nave e dell’attrezzatura, nonché di ogni mezzo di comunicazione” e che “addirittura le autorità egiziane intervenute illegittimamente sequestravano il pescato dei pescherecci, speronati con notevole danno, a titolo di risarcimento”, provocando “nell’equipaggio e alle loro famiglie preoccupazione e un’ansia per le loro sorti”.
“Costituendo i superiori fatti reati previsti e repressi nel codice penale e nelle leggi internazionali – conclude Micalizzi – chiedo la punizione dei colpevoli riservandosi l’Associazione di costituirsi parte civile nel costituendo processo”.