Minaccia, stupra, lega e rapina prostituta: il catanese Antonio Vasta dai domiciliari finisce in carcere

Minaccia, stupra, lega e rapina prostituta: il catanese Antonio Vasta dai domiciliari finisce in carcere

CATANIA – La Procura Distrettuale della Repubblica di Catania ha coordinato le indagini, eseguite dalla Squadra Mobile – Sezione Reati contro la persona, all’esito delle quali è stata eseguita la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di Antonio Vasta (nella foto in basso), 20enne pregiudicato, poiché ritenuto responsabile dei reati di violenza sessuale aggravata e di rapina pluriaggravata.

Il provvedimento accoglie gli esiti di indagini, avviate lo scorso 10 settembre a seguito della segnalazione di una donna di origini brasiliane, che esercitava l’attività di prostituzione in un’abitazione presa in affitto a Catania, la quale denunciava di essere stata violentata, rapinata e sequestrata da un ignoto cliente che l’aveva contattata telefonicamente.

Nell’occorso il malvivente si è recato nella suddetta abitazione e, dopo avere fatto un giro di perlustrazione all’interno per accertarsi che la vittima fosse sola, le ha cosparso sul viso e sugli occhi della polvere urticante. A quel punto, ha minacciato la donna puntandole contro e alla gola un coltello con lama appuntita e l’ha bloccata legandole i polsi con delle fascette, procurandole così alcune ferite.

Quindi l’ha costretta a subire un rapporto sessuale completo e l’ha rapinata impossessandosi della somma di 400 euro, di alcuni oggetti in oro e dei suoi due telefoni cellulari.



L’aggressore è infine fuggito dopo avere legato anche i piedi della persona offesa e averla rinchiusa in una stanza.

L’immediata attività investigativa della Squadra Mobile ha consentito d’identificare inequivocabilmente l’autore in Antonio Vasta, la cui estrema pericolosità risultava anche dalla circostanza che egli commetteva i reati oggetto di questo procedimento penale evadendo dagli arresti domiciliari, misura alla quale era sottoposto dal decorso mese di giugno per aver commesso, con analoghe modalità esecutive, il tentativo di rapina ai danni di una donna di nazionalità rumena nell’abitazione dove si prostituiva.

Espletate le formalità di rito, Antonio Vasta è stato pertanto rinchiuso nel carcere di Catania piazza Lanza.