CATANIA – È stata l’ennesima giornata di passione sul fronte della vertenza degli asili nido comunali. Oggi si sono tenuti due differenti incontri: nel primo, tenutosi stamattina, si sono incontrati Cgil – Cisl – Uil e il vice prefetto e nel tardo pomeriggio – sempre in prefettura – i vertici istituzionali hanno incontrato i sindacati autonomi.
Il nodo è rappresentato dalla scadenza della proroga del bando concessa dall’assessore ai servizi sociali Angelo Villari dopo le pressanti richieste delle lavoratrici che vedono il loro futuro a rischio: circa il 50% di loro potrebbe perdere il posto.
Da circa 90 il numero delle lavoratrici dovrebbe scendere a 39 con il conseguente ridimensionamento del numero dei bambini che potrebbero fruire del servizio, precisamente da 740 a 360 come previsto dal bando.
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Sit in delle lavoratrici in via Etnea durante l’incontro in prefettura che non ha lasciato spiragli positivi per il futuro. La protesta proseguirà domani pomeriggio durante la seduta del consiglio comunale. La richiesta dei sindacati è di ritirare il bando attualmente prorogato e rimodularlo garantendo i posti di lavoro. Il commento di Pina Catania, delegata sindacale Cgil.
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Anche alcuni esponenti della maggioranza consiliare di Bianco hanno presenziato al sit in. Si tratta di Maria Ausilia Mastrandrea, Ersilia Saverino e Niccolò Notarbartolo.
“Occorre garantire – spiega Ersilia Saverino – la continuità del servizio e i genitori devono avere delle garanzie per il futuro per poter iscrivere i propri figli agli asili comunali”.
Niccolò Notarbartolo ha evidenziato: “Si tratta di un problema concettuale e programmatico e occorrono chiarimenti in merito alla contrazione del servizio. Quali sono i motivi di questa diminuzione? Qual è il futuro? Ci deve essere un’idea e ci vogliono investimenti per proseguire con il servizio pubblico”.
L’assessore Villari ha rassicurato dicendo che “gli asili nido non solo proseguiranno nella loro attività ma, nel volgere di pochissimo tempo, potranno incrementare le iscrizioni grazie all’abbassamento delle rette per le fasce più deboli”.
“Abbiamo utilizzato queste due settimane di proroga – ha spiegato Villari – per ascoltare tutti e analizzare il bando. Gli uffici comunali hanno garantito, anche dopo una mia sollecitazione a tutela dell’Amministrazione, sulla sua correttezza rispetto ai parametri di legge. Tuttavia, visto che il bando avrà una validità di soli quattro mesi, avremo la possibilità di manterere il confronto aperto per valutare, ed eventualmente recepire, le osservazioni che ci giungeranno. Se ci fosse in questi mesi necessità di minore personale, abbiamo invitato cooperative e sindacati a trovare tutte le soluzioni possibili per limitare i disagi ai lavoratori. Partendo sempre dal presupposto che è indispensabile un aumento delle iscrizioni dei bambini”.
L’amministrazione comunale garantisce che ha dunque già messo in atto alcune procedure per fare aumentare le iscrizioni. Nei prossimi giorni sarà chiesto un finanziamento di 80 mila euro alla Regione in maniera da abbassare le rette per le fasce più deboli.
“In questo modo – continua Villari – le famiglie saranno ancor più invogliate a iscrivere i loro figli. L’obiettivo che vogliamo raggiungere è di 500 bambini, 360 attraverso il bando comunale e 140 tramite i Pac (Piano di azione di coesione). L’aumento delle iscrizioni comporterà una crescita dell’occupazione con l’assorbimento dei lavoratori in esubero. Questi quattro mesi, insomma, serviranno per proseguire il servizio e mettere tutto a punto”.