VITTORIA – È ancora tanto lo sgomento che si prova nella provincia ragusana dopo l’abuso sessuale da parte di P.S., 26 anni, nei confronti di una ragazza a Vittoria, avvenuto nella notte dello scorso 2 settembre.
A esprimere il proprio messaggio di solidarietà è la Commissione straordinaria del Comune in questione, che afferma soprattutto come in questo periodo si debba stare vicini alla vittima.
“Siamo vicini alla giovane, la cui vita è stata irrimediabilmente segnata da uno dei reati più odiosi – dichiarano i commissari Filippo Dispenza, Giovanna Termini e Gaetano D’Erba – e le manifestiamo la nostra piena, sincera e incondizionata solidarietà. Fatti come quello accaduto una settimana fa devono indurre ciascuno di noi a una seria riflessione e a una presa di coscienza collettiva, che chiami in causa responsabilità, valori, etica. Un episodio esecrabile e devastante come questo richiede una ribellione corale da parte di tutta la città: la giovane vittima è figlia, sorella di ciascuno di noi, e nessuno può voltarsi dall’altra parte e fingere di non vedere l’orrore. Abbiamo il dovere civico e morale di contribuire, ognuno per la propria parte a riscattare la città di Vittoria da questa nuova onta. Tutti insieme, istituzioni in testa, possiamo farcela. Ovviamente, anche le istituzioni hanno il dovere di fare la propria parte: gli aguzzini, gli orchi, i criminali, i delinquenti seriali e chiunque pensi di poter usar il linguaggio della violenza, dell’intimidazione, dell’abuso devono essere assicurati alla giustizia e scontare per intero la pena. Ai cittadini vogliamo lanciare un accorato appello: facciamo in modo di restituire a questo splendido territorio le sue forze sane, attingiamo agli anticorpi che possediamo per rialzare la testa e reagire come i vittoriesi sanno fare”.
A pagare le conseguenze di questi fatti a dir poco spiacevoli sono soprattutto i cittadini, che devono sempre denunciare quanto accade.
“La città non deve più essere ostaggio di questa protervia criminale – concludono i commissari –. I cittadini perbene, che sono la stragrande maggioranza, devono assolutamente ribellarsi a questi gravissimi episodi di violenza e arroganza, manifestando apertamente solidarietà alla vittima della violenza sessuale, ma anche ai genitori di Alessio e Simone D’Antoni e all’uomo accoltellato da Rosario Greco. Recuperiamo serenità, dignità, credibilità: un episodio, seppur devastante come quello appena accaduto, come gli altri accaduti prima, non può e non deve minare la fiducia nelle istituzioni e la voglia di riscatto di un’intera comunità”.
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