LAMPEDUSA – Continua a generare polemiche la situazione dell’imbarcazione Alan Kurdi, appartenente alla Ong tedesca Sea Eye. A bordo della nave ci sono diversi migranti, bloccati, assieme al veicolo di mare in acque internazionali.
Secondo quanto si apprende da un tweet pubblicato da Cecilia Strada, ex presidente dell’Ong Emergency, la situazione, già “pesante” di suo, si sarebbe potuta trasformare in una vera e propria tragedia.
“Uno dei naufraghi ha già cercato di togliersi la vita a bordo della Alan Kurdi, ancora bloccata in acque internazionali. – Ha scritto Cecilia sul suo profilo Twitter – Malta dovrebbe indicare un porto sicuro ma non lo fa, l’Italia ha ribadito il divieto di ingresso. La vergogna europea continua. #fateliscendere“.
Insomma, la situazione sta diventando ogni giorno di più insostenibile. Il tira e molla tra i vari porti europei non aiuta. Intanto, l’Ong rimane in acqua con delle vite umane a bordo.
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