Palermo Calcio, scagionato l’ex club rosanero dall’accusa di corruzione

Palermo Calcio, scagionato l’ex club rosanero dall’accusa di corruzione

PALERMO – Ancora sviluppi in merito alla vicenda relativa al Palermo Calcio. La Cassazione ha scagionato l’ex club rosanero, allora capitanato da Maurizio Zamparini, dall’accusa di corruzione, affermando anche come la decisione del giudice Giuseppe Sidoti di rigettare l’istanza di fallimento della squadra non fu atto contrario ai doveri d’ufficio.

Il giudice non andava sospeso e lo scorso 3 aprile furono annullate l’ordinanza di custodia cautelare che quella del Riesame sulla sua sospensione. Una delle principali accuse che gli vennero mosse fu quella di aver rivelato a uno degli avvocati del Palermo, Francesco Paolo Di Trapani, come evitare il fallimento della società.



Ciò portò il giudice Sidoti a essere sospeso dalla professione dapprima per un anno e in seguito per sei mesi.

L’arringa difensiva dei legali del magistrato, Monica Genovese e Matias Manco, ha portato, come nelle intenzioni, all’annullamento totale del provvedimento, in quanto l’intercettazione telefonica è stata considerata una normale conversazione dalla quale non sarebbe uscito nulla di particolare.