PALERMO – Le disgrazie del Palermo erano cominciate con i famigerati palloni scagliati in campo dai giocatori del Frosinone in panchina nell’ormai lontana finale dei play off per la Serie A di due anni addietro. La rinascita rosanero è iniziata con un pallone scagliato in campo da un raccattapalle proprio nel momento in cui Lucera, al 37esimo minuto del secondo tempo, si accingeva a calciare in rete la palla che avrebbe prodotto i primi tre punti del torneo per la squadra di Pergolizzi. Questa volta l’arbitro ha fatto continuare il gioco e ha consentito al Palermo di battere il Marsala e iniziare nel migliore dei modi la nuova avventura tra i dilettanti.
La partita di ieri si è trasformata in una festa per la vittoria ottenuta e per l’invasione di maglie rosa al Lombardo Angotta. Il ritrovato entusiasmo della tifoseria rosa lascia ben sperare sul futuro del nuovo Palermo più della prestazione di ieri.
C’è ancora molto da lavorare per il mister Pergolizzi. La squadra non ha sfigurato per carattere, impegno e dedizione, ma, complice una condizione atletica non ottimale ed un fondo campo da Serie D, ha sofferto parecchio e non è riuscita a imporre il proprio gioco. In campo con il 4-3-1-2, Pergolizzi si è reso conto in breve tempo di quanto fosse pericoloso concedere al Marsala un uomo in più a centrocampo e ha cambiato modulo passando al 4-4-2, con Martinelli libero di giostrare sulla fascia destra. Le sofferenze non sono però cessate. Ricciardo, che ha fallito un rigore concesso al 40° per un dubbio fallo di Montuori su Felici, è apparso troppo isolato in attacco, con Felici impegnato a saltare più avversari possibile anziché dialogare con i compagni.
Bene la difesa con Lancini e Crivello in evidenza e Accardi impegnato allo spasimo da Ficarrotta. Il centrocampo con Langella, Martin e Martinelli ha stentato a manovrare con geometrie efficaci, complice ripetiamo il fondo campo irregolare, ma sicuramente ha negli uomini le qualità per emergere.
È questa la realtà della Serie D: campi difficili, avversari ostici e fattori ambientali ostili. Questi ultimi non c’erano però ieri in virtù del gemellaggio che unisce da tempo le tifoserie di Marsala e Palermo.
Avere esordito con un successo e con il supporto di tanti tifosi in maglia rosa consente di essere ottimisti.