TRAPANI – Con il decreto legislativo numero 104 del 10 agosto 2018, in attuazione di specifica direttiva comunitaria, sono state apportate alcune modifiche alle norme in materia di armi.
Tra le novità, è stato previsto l’obbligo di presentare ogni cinque anni un certificato medico attestante i prescritti requisiti a carico delle persone che detengono le armi, anche in collezione.
Tale certificato medico può essere rilasciato dal settore medico-legale delle Asp o da un medico militare, della Polizia di Stato o dei vigili del fuoco in servizio e da esso dovrà risultare che il soggetto detentore di armi non è affetto da malattie mentali oppure da vizi che ne diminuiscano anche temporaneamente la capacità d’intendere e di volere.
L’obbligo, per espressa previsione normativa, non si applica ai detentori che siano anche titolari di licenza di porto d’armi in corso di validità e ai collezionisti di armi antiche. Per i primi si evidenzia che, in caso di licenza non più rinnovata, i cinque anni decorrano dalla scadenza dell’ultimo rinnovo.
La certificazione medica dovrà essere presentata all’ufficio locale di pubblica sicurezza (Questura di Trapani, commissariato di pubblica sicurezza competente in base alla residenza dell’interessato) o, in assenza, al locale comando dell’Arma dei carabinieri. Nella fase di prima applicazione della nuova normativa, entrata in vigore il 14 settembre 2018, ai detentori di armi è stato concesso un anno di tempo per produrre tale certificato medico.
Allo scadere dell’anno (14 settembre 2019), pertanto, gli uffici di pubblica sicurezza provvederanno a diffidare formalmente i singoli interessati affinché ottemperino alla produzione della certificazione entro i successivi 60 giorni, trascorsi i quali, in mancanza di tale presentazione, le armi verranno ritirate cautelarmente dalla polizia e gli atti verranno trasmessi al prefetto per la successiva emissione del divieto di detenzione armi.
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