CATANIA – Sono risultati fondati i sospetti che gli agenti dell’Ufficio di Frontiera della Polizia di Stato nutrivano nei confronti di un dipendente di una delle società di handling (il complesso dei servizi per l’assistenza a terra agli aerei e ai passeggeri, durante la sosta negli aeroporti) che operano presso lo scalo di Catania.
A tradire definitivamente l’uomo è stato il controllo effettuato all’interno del suo armadietto dove erano stati ammassati tutti gli oggetti rubati dai bagagli che passavano per le mani dell’operaio, il quale avrebbe avuto il compito di caricarli sugli aerei e/o scaricarli per poi riporli sui nastri di restituzione ai viaggiatori.
Occhiali da donna, coltelli, svariati profumi nonché numerose banconote estere di dubbia provenienza costituiscono l’illecito bottino dell’uomo che, adesso, deve rispondere all’autorità giudiziaria del reato di ricettazione.
A lui, infine, è stato anche revocato il “pass aeroportuale” per l’accesso in area sterile.
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