MESSINA – Il crescente numero di segnalazioni di condotte violente, soprattutto in ambito familiare o nel corso di relazioni sentimentali, induce a pensare che il fenomeno, sicuramente non nuovo, stia emergendo e che, molto più che in passato, si sia compresa l’importanza di chiedere aiuto e di denunciare.
Il sistema giuridico, anche di recente, si è adeguato nel senso di individuare sempre nuovi ed efficaci strumenti di tutela delle vittime vulnerabili, che possono chiedere ausilio senza esporsi a pericolo.
La Polizia di Stato è – ormai da tempo – in prima linea affinché ogni autore di violenza sia perseguito e ogni persona che subisce sia adeguatamente tutelata.
A chi è vittima di aggressioni, gli agenti vogliono ricordare quanto sia fondamentale cercare per tempo il giusto supporto.
Questo, infatti, il messaggio a tutte le donne: “A te vogliamo dire: non credere che sia colpa tua. Non credere di poterlo cambiare. Non aspettare che sia troppo tardi. Non accettare l’ultimo appuntamento. Non far credere di essere caduta dalle scale o che sia stato un incidente. Non essere convinta di meritarlo. Non sopportare per il bene della famiglia. Non provare vergogna e non temere il giudizio degli altri. Non sei sola. Racconta. Chiedi aiuto”.