E.R.S.U. di Catania, legalità e funzionalità al servizio degli studenti le parole d’ordine per l’anno 2019-2020

E.R.S.U. di Catania, legalità e funzionalità al servizio degli studenti le parole d’ordine per l’anno 2019-2020

CATANIA – Si è svolta questa mattina nella sede E.R.S.U. (Ente per il Diritto allo Studio) di Catania, situata in via Etnea 570, la conferenza stampa volta alla presentazione del bando di concorso 2019-2020 per le borse di studio, i posti letto e la ristorazione gratuita per gli studenti dell’Università del capoluogo etneo.

Un incontro molto atteso e, visto il periodo particolarmente complesso per l’ateneo catanese, ricco di dichiarazioni significative sulle sorti degli studenti iscritti o prossimi alle immatricolazioni. Presenti il Commissario straordinario dell’E.R.S.U. di Catania, il professore Alessandro Cappellani, e il direttore Valerio Caltagirone.

Tante le novità svelate sul bando: diverse modifiche, infatti, sono state apportate, anche su input dell’assessore dell’Istruzione e della Formazione Regionale della Regione Siciliana, Roberto Lagalla, con l’intento di uniformare i bandi di concorso degli atenei dell’isola (a Catania, Enna, Messina e Palermo). In merito ai provvedimenti disposti a livello regionale, il professore Cappellani, mostrando anche soddisfazione con le istituzioni isolane per la sinergia con gli Enti nati per gli studenti, ha dichiarato: “Si è deciso di rendere più democratica la gestione dell’E.R.S.U.”.

In relazione al bando il direttore Caltagirone ha aggiunto: “Si è cercato di ampliare la fascia degli aventi diritto e dei posti letto nei limiti, naturalmente, delle risorse finanziarie a disposizione. Rispettiamo le difficoltà ma, nonostante le difficoltà quotidiane, cerchiamo di erogare più servizi possibili con la massima qualità. Nonostante la riduzione dello staff, non veniamo meno ai nostri doveri.  A proposito degli impegni assunti dall’Ente, Caltagirone fa riferimento anche alla gara d’appalto per i servizi di ristorazione e ai rapporti costanti dell’E.R.S.U. con gli studenti per garantire una qualità ottimale e un controllo costante.

Particolare attenzione, nel corso della conferenza stampa, è stata rivolta all’ormai nota problematica della situazione abitativa: l’amministrazione dell’Ente per il Diritto allo Studio, infatti, ha deciso di dire “No” aicontratti poco chiari e alle strutture che non risultino comode per gli studenti o che abbiano rifiutato di sottostare alle normative di sicurezza e ai sopralluoghi previsti dalla legge. Legalità e funzionalità, quindi, sembrano essere gli obiettivi fondamentali dell’Ente catanese.

Un esempio è senza dubbio l’ex Hotel Costa: “La controversia con questa struttura, attualmente al vaglio dei nostri legali, è nata per problemi di manutenzione ordinaria e straordinaria. La mancanza di chiarezza sui confini, con il rifiuto di un sopralluogo necessario per garantire la sicurezza degli studenti, si è dimostrata una vera e propria ‘spada di Damocle’ in questa situazione. Sfido chiunque a firmare un accordo senza queste garanzie”, dichiara il professor Cappellani.

Sorte simile per gli 80 posti letto rimasti inutilizzati alla Cittadella Universitaria: “È stato dato poco rilievo alla messa in sicurezza dal Governo regionale precedente, ma con l’ausilio della nuova amministrazione speriamo di ripristinare i posti entro il prossimo anno”.

Il commissario straordinario dell’E.R.S.U. ha fatto luce anche sulla terribile problematica della carenza di posti letto: “Abbiamo bisogno di programmare in maniera effettiva un aumento dei posti letto. Ne abbiamo solo 660, ma ne servirebbero circa 1.400. Questo avviene perché abbiamo attuato una politica di risanamento e per i vincoli di sicurezza: le strutture devono essere antisismiche, in zone strategiche e vicine alle sedi universitarie”.

I rappresentanti dell’Ente hanno comunque assicurato il loro impegno nella ricerca e hanno lanciato un significativo appello alla cittadinanza, in particolare a chiunque sia nelle condizioni di affidare una struttura a norma in centro: “Non ci fermiamo e non facciamo ‘affari’ con nessuno. Chiedo sostegno a qualunque cittadino in possesso di locali da affittare, in regola per quanto riguarda le condizioni di sicurezza e i controlli antisismici”.

Altro argomento difficile, ma affrontato con atteggiamento di apertura e ottimismo, quello dei rapporti con l’Università di Catania: “Gradirei maggiore collaborazione, anche dal settore amministrativo. Sarebbe importante, per esempio, ottenere accesso diretto alle banche dati universitarie per valutare la situazione degli studenti”, rivela il direttore Caltagirone.

Il professore Cappellani, invece, commenta: “Abbiamo tentato di buttare fuori la politica e i ‘procacciatori d’affari’ dall’E.R.S.U. e di far diventare l’Ente una ‘costola’ dell’Università degli Studi di Catania, interamente a servizio degli studenti. La contrapposizione tra E.R.S.U. e Università, infatti, è fuori da qualsiasi logica”.

E a chi, spesso anche in reazione agli eventi recenti, ha espresso il proprio disappunto nei confronti non solo dell’Ente ma anche dell’Ateneo del capoluogo etneo, Cappellani dichiara come in realtà l’Università degli Studi etnea sia un’eccellenza italiana da non sottovalutare: “L’E.R.S.U. offre circa 260mila pasti l’anno e l’Università di Catania, fondata nel 1434 e tra le più prestigiose d’Italia, ha ottenuto il terzo posto a livello nazionale per l’accoglienza di studenti stranieri e, grazie a quest’impegno, ha ottenuto un fondo aggiuntivo di 800mila euro per il progetto di internazionalizzazione.

Il professore, prossimo alla fine del suo mandato come commissario straordinario dell’E.R.S.U., ha voluto lanciare un ulteriore appello agli studenti attuali e futuri dell’Università del capoluogo etneo affinché non si lascino intimorire dalla situazione di “impasse” dell’ateneo e non si abbandonino alla “moda” di lasciare la Sicilia per vivere all’estero con la convinzione di non avere alternativa: “Ricordatevi che questo è uno degli atenei più antichi del mondo. I nostri laureati, anche se spesso vanno via per la situazione economica e lavorativa dell’Isola, trovano posti di eccellenza all’estero. Iscrivetevi a quest’università.