CATANIA – Sulla vicenda dell’affitto “milionario” sollevata dal consigliere Niccolò Notarbartolo è arrivata la risposta dell’assessore al Patrimonio Giuseppe Girlando.
Una risposta in stile renziano: “Nortabartolo #staisereno”. L’indimenticabile tweet del premier nei confronti di Enrico Letta rimarrà negli annali della politica e l’assessore, ricalcando Renzi, pur rassicurando il consigliere democratico fa numerose precisazioni.
“L’agitazione del consigliere è assolutamente fuori luogo” ha affermato l’assessore e ha evidenziato come il contratto dell’immobile di via Manzoni, risale al 1996 ed è stato di recente rinnovato con una riduzione del canone e un contemporaneo incremento della superficie.
L’assessore ha smentito le condizioni capestro del contratto rinnovato – secondo Girlando – “a condizioni più favorevoli per l’amministrazione”.
“C’è infatti – aggiunge l’esponente dell giunta Bianco – stata una riduzione del canone e, contemporaneamente, un incremento della superficie: 60 metri quadrati in più che saranno utilizzati dal Cnr per il “Progetto Smart Cities”.
“Il rinnovo del contratto a condizioni più favorevoli – ha spiegato Girlando – si colloca nell’ambito di una politica di maggiori risparmi, aggiuntivi rispetto a quelli previsti nel piano di rientro, il Comune ha chiesto a tutti i proprietari dei locali in affitto non oggetto di dismissione una rimodulazione al risparmio dei canoni. Alla luce di ciò, risulta chiaro che questo spazio in più è stato di fatto acquisito dall’amministrazione in maniera assolutamente gratuita. Inoltre l’uso previsto rendeva necessaria una collocazione in centro storico, dove il Comune non ha più locali disponibili. Inviterei il consigliere anche a prestare attenzione all’azione complessiva svolta nell’anno appena concluso”.
Quindi per l’assessore nessuno spreco, nonostante le condizioni dell’immobile. In più – conclude Girlando – “sono state dismesse 14 locazioni per risparmio totale di 888.000 euro e sono stati rinegoziati dieci contratti, tra cui quello di via Manzoni, il cui costo annuale complessivo da 1.332.000 euro è passato a 919.000 per un risparmio di 413.000. Nel 2015, in aggiunta a quanto già ottenuto si otterranno ulteriori importanti risparmi”.