PALERMO – Revocati gli arresti domiciliari all’ex patron rosanero, Maurizio Zamparini. La disposizione, enunciata ieri dal giudice del tribunale di Palermo, rimette in libertà l’ex presidente, che rimane, però, ancora imputato per falso in bilancio.
L’imprenditore, appena rilasciato, dichiara a La Repubblica, che in questi mesi di silenzio ha avuto modo di ritrovare se stesso e di godere dei suoi affetti familiari; nel contempo, però, essendosi sentito come “un leone in gabbia”, costretto a non esercitare il proprio mestiere, si reputa pronto a tornare.
L’ex patron rosanero, come da lui stesso ammesso, non esiterà a chiedere un risarcimento danni di 100 milioni di euro alla FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio).
Fissata l’udienza a Palermo per il 18 settembre di quest’anno, Zamparini, non dà per certa la sua presenza, dicendo di voler per ora godere della sua ritrovata libertà, e sostenendo con impeto che, chi pensava di poterlo mettere in pensione anticipatamente, era incorso in un grosso errore.
