Scorciavacche, il viadotto della discordia. Lupi: “Paghino i responsaili”

Scorciavacche, il viadotto della discordia. Lupi: “Paghino i responsaili”

PALERMO – Se è vero che “a caval donato non si guarda in bocca” è ugualmente corretto che il regalo in questione, al momento della consegna, debba quanto meno presentare le caratteristiche di integrità e sicurezza.

Stiamo parlando del tratto Palermo – Lercara Friddi che è stato consegnato alla mobilità il 23 dicembre quasi come fosse un presente da mettere sotto l’albero di Natale per i tanti che, giornalmente, percorrono quel tratto di strada.

Ecco il motivo della risposta secca che il ministro alle infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi ha dato ieri sera al giornalista di canale 5 Maurizio Belpietro“Come è stato possibile che il viadotto sia crollato? Me lo sono chiesto anche io – ha detto Lupi – ma nel nostro paese molto spesso la realtà supera la fantasia. Ieri ho avuto una prima relazione e ci dovrebbe essere stato un difetto di progettazione da parte di un’azienda che peraltro è molto qualificata e opera in tutto il mondo”.

A quasi 10 giorni dal cedimento del viadotto Scorciavacche, molte sono state le polemiche contestuali alle immediate indagini condotte dal procuratore di Termini Imerese Alfredo Morvillo.

L’opera, infatti, è crollata a 11 giorni esatti dalla sua inaugurazione a cui era presente Matteo Renzi e che è stata salutata positivamente anche dal presidente dell’Anas Matteo Ciucci.

I primi a scendere in campo sono stati il presidente del consiglio Matteo Renzi, il presidente della regione Sicilia Rosario Crocetta e il ministro alle infrastrutture e i trasporti Maurizio Lupi che sono stati fermi nella volontà di trovare i responsabili.

Intanto il raggruppamento di imprese “Bolognetta Spa” responsabile dei lavori del viadotto Scorciavacche ha comunicato che eseguirà a proprie spese tutti i lavori necessari per il ripristino sulla statale Palermo – Agrigento.