BELPASSO – “Ieri pomeriggio mio figlio si trovava a Etnaland, quando un ragazzo ha rubato le ciabatte a mio nipote. Gli amici di mio figlio si sono accorti di chi le aveva prese e così sono andati a farsele ridare. Ma a un certo punto una decina di questi ragazzi ha iniziato a inveire contro di loro, procurando a mio figlio la rottura del naso, dello zigomo, problemi con mandibola, varie tumefazioni in faccia e colpendolo anche con pietre. Tutto questo senza che nessuno intervenisse. Nessuna guardia della struttura, nessun servizio di telecamere interne, insomma una vergogna totale. Sono intervenuti i carabinieri e non potuto fare altro che accompagnarli al pronto soccorso dove mio figlio sarà a breve operato”.
È questo il messaggio di denuncia pubblicato dal padre del ragazzo aggredito ieri, sul tardo pomeriggio, all’interno del famoso parco divertimenti di Belpasso, nel Catanese.
Ai microfoni di Newsicilia ha commentato l’accaduto l’imprenditore Francesco Russello che, con sgomento, ha confermato la triste notizia: “Arrivare alle mani per futili motivi non è giustificabile. La vittima faceva parte di un gruppo di ragazzi, tutti maggiorenni, che, per il furto delle ciabatte di uno di loro, si è confrontato con questi facinorosi (anch’essi maggiorenni). Molto probabilmente la discussione si è poi spostata in un altro punto del parco ed è degenerata. All’interno della struttura, per una questione di privacy, non ci sono infatti le telecamere di sorveglianza, dal momento che ospitiamo famiglie, stranieri e bambini. Quando è scattato l’allarme sono subito intervenuti i medici del parco che hanno dato il primo soccorso al ragazzo e controllato le sue condizioni generali. Subito sono stati allertati anche un’ambulanza, che lo ha trasportato nel vicino ospedale di Paternò, e i carabinieri di Belpasso che hanno parlato con il familiare del ragazzo e poi con la vittima stessa, all’interno della struttura sanitaria”.
Per il giovane una frattura al naso, varie tumefazioni al volto e ferite. “Molto probabilmente sarà operato – continua Russello – al suo rientro a Palermo“. La vittima vive infatti a Bagheria, nel Palermitano. “Gli aggressori si sono dileguati a bordo di motorini non appena ci hanno visto intervenire. Probabilmente sono catanesi. Abbiamo saputo che il ragazzo non ha riportato conseguenze più gravi, come un trauma cranico, e che è stato dimesso nella stessa serata di ieri e mandato a casa“.
“È stato uno choc e un avvenimento inconcepibile per il nostro parco. Queste cose, qualunque sia la motivazione, non dovrebbero mai accadere” conclude l’imprenditore.
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