La bufera “strisce blu” non si arresta, salta in aria un’altra colonnina “Sostare”

La bufera “strisce blu” non si arresta, salta in aria un’altra colonnina “Sostare”

CATANIA – Il nuovo capitolo delle famose “strisce blu” in vigore anche di notte sta facendo scatenare una vera e propria bufera su tutta l’amministrazione e non solo.

E mentre il flusso delle lamentele dei cittadini si fa sempre più copioso, in città, succede proprio di tutto.

18 colonnine per il pagamento della sosta saltano in aria e il denaro all’interno sparisce, un gesto probabilmente intimidatorio. Ieri salta in aria l’ennesima colonnina, la 19esima, e i soldi al suo interno non vengono toccati, un gesto sicuramente intimidatorio, o comunque di chiara protesta.

La gente lamenta la costante presenza dei parcheggiatori abusivi anche in quelle zone che, ormai, non dovrebbero essere più di loro “competenza” con atteggiamenti talvolta minacciosi e più che mai pretenziosi. La loro “sovranità territoriale” sta scomparendo (?) e forse questo è il momento più propizio per cercare di essere più “convincenti”. Non sono mancati, infatti, furti e danneggiamenti alle auto di chi non si è lasciato convincere.

A ciò si aggiungano la scarsa informazione sulle modalità di pagamento della nuova tariffa notturna e le conseguenti multe che fioccano più numerose delle nevicate delle ultime settimane.

Sulla questione si è pronunciato l’assessore alle Partecipate, Giuseppe Girlando: “Sembra confermata la nostra idea che non si tratti di furti con scasso ma della violenta reazione di chi si oppone, in maniera organizzata, al fatto che il Comune, con Sostare e Amt, abbia finalmente regolato il sistema dei parcheggi nel centro storico. Il presidente di Sostare, Gilberto Cannavò, mi ha comunicato che sono stati già ordinati i nuovi parcometri, che dovranno arrivare dalla Germania, rimpiazzati gratuitamente dalla ditta tedesca che ce li affitta. Nel frattempo, già da domani, quelli fatti saltare in aria saranno sostituiti con quelli che abbiamo in magazzino”.

Anche la società ha voluto ricordare i due sistemi alternativi di pagamento: quello mediante smartphone e l’app Easypark, e quello attraverso la Neos Park, una card elettronica con un display ricaricabile anche via web, modalità, entrambe, ancora non sufficientemente chiare e sulle quali speriamo di potervi dare dettagli quanto prima.

“Intanto – ha sottolineato l’assessore alla Legalità Rosario D’Agata – registriamo con grande interesse il risveglio della coscienza civile con la reazione sui social media di molti cittadini che non ne possono più dei posteggiatori abusivi e invitano i Catanesi a ribellarsi, a non pagare e a denunciarli, addirittura fotografandoli. Ci si è resi finalmente conto di come questi fenomeni non siano spontanei, di come non si tratti semplicemente di padri di famiglia che raggranellano qualche soldo da portare a casa, ma di persone che fanno parte di organizzazioni complesse, che agiscono in maniera coordinata. Il fenomeno – ha aggiunto D’Agata – non è solo catanese e ci sono addirittura una app e un sito nazionale, www.iparcheggiatori.it , che segnalano, nella città di Catania, 45 siti dove si trovano parcheggiatori abusivi con le ‘tariffe’ e i rischi di danneggiamento alle auto e di incolumità alle persone, spesso aggredite. Insomma, è il segnale di un cambiamento di mentalità che seguiamo con grande interesse e al quale ci vogliamo collegare per cercare di fare uscire Catania dall’illegalità”.

Finite le festività e potendo, dunque, contare su un impiego maggiore di vigili urbani “la lotta al racket si combatterà principalmente nell’area tra le piazze Spirito Santo, Gambino e Manganelli, autentico fronte di questa battaglia tra legalità e illegalità” fa sapere l’assessore alla Polizia urbana, Marco Consoli.

“Abbiamo anche attivato – ha aggiunto Consoli – la Centrale operativa del Corpo dei Vigili per raccogliere ed elaborare le segnalazioni dei cittadini. Attraverso queste segnalazioni stileremo una mappa dettagliata della presenza dei parcheggiatori abusivi in città per programmare apposite operazioni”.