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Caso Sea Watch 3, insulti sessisti e minacce al gip Alessandra Vella: magistrato costretto a chiudere profilo social
AGRIGENTO – A quasi 24 ore dalla non convalida degli arresti domiciliari per la capitana Carola Rackete, i riflettori si sono spostati sul giudice per le indagini preliminari, Alessandra Vella. Riflettori fatti di insulti sessisti, minacce di morte e tanta rabbia.
Inizia così una vero tam tam di violenza da parte di numerosi utenti sui social e sul profilo del magistrato, costretta poi a chiuderlo. Diffusa anche la sua foto con allegate frasi come: “Costei si chiama Alessandra Vella Gip di Agrigento. È lei che ha liberato Carola Rackete! Il popolo deve vedere quelli che calpestano la Giustizia“.
Non mancano le minacce: “Il problema è che il gip Alessandra Vella da oggi può emigrare anche lei. Se la metto sotto con la macchina mentre corro a salvare vite umane… Potrà capitare, no?“. O ancora: “Alessandra Vella Come l’hai avuta quella poltrona? Con gli imbrogli PD? Andresti presa a calci cretina. Adesso anche io posso violare le leggi per necessità. Ho fame necessità rapino una banca e sono libera. Sei la vergogna di questo paese“.
Tra i commenti figurano molti insulti sessisti e volgarità come “bastarda” e “pu***na“. Poi ci sono quelli “più elaborati” come: “Non ti dispiacciono i negri“.
Fonte immagine: Facebook