LAMPEDUSA – La nave Sea Watch 3 dell’organizzazione non governativa tedesca, sotto i riflettori a causa del braccio di ferro con il governo italiano, ha forzato il divieto di ingresso nelle acque italiane con l’obiettivo di far sbarcare a terra i 42 migranti soccorsi al largo delle coste libiche.
Su quanto accaduto il ministro Matteo Salvini, in diretta a ‘Barba&Capelli’, in onda su Radio CRC, ha dichiarato: “La legge prevede che bisogna essere autorizzati per poter attraccare, non possiamo far arrivare in Italia chiunque, le regole di un Paese sono una cosa seria. Le persone sulla Sea Watch non sono naufraghi, ma uomini e donne che pagano 3mila dollari per andar via dal proprio Paese”.
“In Italia stanno arrivando, in aereo, migliaia di migranti certificati che scappano dalla guerra. Spero che nelle ultime ore ci sia un giudice che affermi che all’interno di quella nave ci sono dei fuorilegge, prima fra tutti la Capitana. Se la nave viene sequestrata e l’equipaggio arrestato io sono contento“.
Su Twitter, inoltre, il vicepremier ha sottolineato che la Sea Watch: “Ha fatto la sua battaglia politica sulla pelle di 42 persone. In 15 giorni sarebbero arrivati in Olanda due volte. Hanno rifiutato i porti sicuri più vicini. Ong aiutano trafficanti di esseri umani“.
In un altro tweet scrive: “Chi forza un posto di blocco in macchina, viene fermato. Spero che in queste ore ci sarà un giudice ad affermare che all’interno di quella nave ci sono dei fuorilegge, prima fra tutti la comandante“.
Proprio sulla possibilità dell’arresto della capitana, la Ong scrive su Twitter: “Se il nostro capitano Carola porta i migranti salvati dalla Sea Watch 3 in un porto sicuro, come previsto dalla legge del mare, affronta pene severe in Italia” e quindi invita i civili a donare al fondo per l’assistenza legale di Sea Watch per “aiutare Carola a difendere i diritti umani “.
Intanto, gli uomini delle Fiamme Gialle sono saliti a bordo della nave, controllando documenti e passaporti dell’equipaggio.