CARINI – Arrivano nuovi dettagli sulla morte di Anna Maria Scavo, la commessa 36enne brutalmente uccisa all’interno del negozio di calzature dove lavorava a Carini, in provincia di Palermo. Gli inquirenti che stanno indagando sull’accaduto avrebbero, infatti, trovato una siringa contenente acido proprio nel luogo dove sarebbe avvenuto il delitto.
Secondo il medico legale, la sostanza sarebbe stata presente anche sul volto e all’interno della bocca della donna. In base a questa ricostruzione, la posizione dell’ex marito Marco Ricci, accusato di essere l’autore del femminicidio, si complicherebbe ulteriormente.
L’uomo, infatti, avrebbe anche tentato di sfregiare la donna. Nei giorni scorsi Ricci ha confessato il delitto, dichiarando di averla uccisa a seguito di un litigio. Al momento dell’aggressione avvenuta con un taglierino sarebbe stato presente anche il figlio 14enne della coppia, che è rimasto ferito.
Nel frattempo, il giudice per le indagini preliminari, su richiesta del procuratore aggiunto Annamaria Picozzi, ha convalidato il fermo dell’uomo e ne ha disposto la custodia cautelare in carcere.
La comunità di Carini non intende però dimenticare la povera Anna Maria Scavo, già omaggiata in occasione dei funerali avvenuti mercoledì 19 giugno. Sabato 22 giugno, alle ore 20, si terrà una messa nella Chiesa Madre di Capaci, alla quale seguirà una fiaccolata in programma alle ore 21 in piazza Matrice per ricordare il nome della vittima.
Fonte immagine: Nuovo Sud