PALERMO – Natura, storia e arte. Indubbiamente, la Sicilia è una delle regioni più ricche d’Italia, almeno sotto gli aspetti appena elencati. E non è un caso, infatti, che il turismo sull’Isola è in continua crescita.
Secondo uno studio dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) presentato da Roberto Monducci, la Sicilia, lo scorso anno, è stata la Regione a crescere maggiormente per quel che riguarda il turismo, specie quello italiano.
Lo studio ha registrato, infatti, un incremento del 9.5%. Un dato importante e sicuramente positivo, che entra, però, in contrasto con quello dei pernottamenti. Sempre secondo l’Istat, infatti, la media è di 3 notti circa. Una cifra che non fa felice i proprietari di hotel e B&B e che sembra essere in calo.
Per quanto riguarda gli arrivi stranieri, invece, si parla di una crescita del 3.3%. Dati, quindi, rassicuranti che ben si sposano anche con l’incremento delle partenze e degli arrivi nei principali aeroporti dell’Isola. Parliamo del Vincenzo Bellini-Fontanarossa di Catania e del Punta Raisi di Palermo, a cui va aggiunto anche il Pio La Torre di Comiso, in provincia di Ragusa.
Ma quali sono i luoghi maggiormente visitati dai turisti che scelgono la Sicilia come meta delle loro vacanze? Indubbiamente, l’elemento artistico-storico gioca un ruolo importante con Monreale, Cefalù, Catania, Ragusa Ibla e Agrigento in testa alle preferenze.
In molti, però, scelgono il mare. In tal senso uno dei luoghi maggiormente visitati è la famosissima Scala dei Turchi, a Realmonte, nell’Agrigentino. Suggestive anche le Isole Eolie, in provincia di Messina, e le Egadi, in provincia di Trapani.
Luoghi certamente molto frequentati, che potrebbero essere sfruttati in modo ancora migliore: andrebbero aumentate le campagne di promozione dei territori, così come gli investimenti in un settore tanto importante per un’isola.
“La Sicilia potrebbe vivere di solo turismo”. Affermazione utopica, di difficile (impossibile) realizzazione, ma che rende l’idea delle potenzialità del territorio.